Sea Watch a Lampedusa: "Alcuni migranti a bordo minacciano il suicidio"
La scelta della ong dettata da "ragioni umanitarie". Il "no" del ministero dell'Interno
La Sea Watch 3 è entrata in acque italiane. L'imbarcazione della ong, con a bordo 47 persone, ha deciso di infrangere la diffida del Viminale e di superare le acque territoriali. La nave si trova ora davanti al porto di Lampedusa, dopo l'autorizzazione arrivata dalla capitaneria di attraccare nella fonda. A seguire l'evolversi della situazione è anche il Procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella che ieri ha interrogato l'armatore e il capo missione della nave Mare Jonio che nei giorni scorsi è sbarcata a Lampedusa.
Sea Watch 3 in acque italiane: il "no" di Salvini
Ribadisce il suo "no" all'ingresso in acque italiane il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Abbiamo fatto sbarcare malati e bambini, ma resta il divieto assoluto alla Sea Watch3 di entrare nelle nostre acque territoriali", ribadisce. "Non cambiamo idea: porti chiusi per chi non rispetta le leggi, mette in pericolo delle vite, minaccia. Una ong, peraltro straniera, non può decidere chi entra in Italia''.
Sulla nave la situazione è al limite. Alcune delle 47 persone rimaste a bordo, dopo che sono stati fatti scendere i bambini con i genitori e i casi più gravi, hanno minacciato il suicidio. A denunciarlo è il medico di bordo, Carolin, come annuncia l'Ong su Twitter. "Siamo molto preoccupati perché alcune delle persone rimaste a bordo di #SeaWatch parlano di suicidio", si legge. Il medico parla di "una condizione psicologica negativa: si sentono privi di valore, come se a nessuno importasse di loro. Una situazione che, assieme al mal di mare e all'assenza di speranza e prospettive sta rendendo le persone davvero vulnerabili".
"Alcuni di loro dicono di voler auto-infliggere delle ferite o addirittura suicidarsi - denuncia ancora il medico - pur di far finire questa situazione. Dal punto di vista medico la situazione non è affatto buona, stiamo mantenendo un equilibrio molto fragile e precario in questo momento".
Our medic with an update on the fragile medical situation onboard #Seawatch 3: Sea-sickness is a big problem for already weakened people, not being allowed to disembark with the others yesterday let to huge frustration for the rescued, some talk about self-harm and suicide. pic.twitter.com/4C9JVbSgIR
— Sea-Watch International (@seawatch_intl) 18 maggio 2019