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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Loris, parla l'avvocato di Veronica Panarello: "Ha compartecipato al delitto"

Francesco Villardita, legale della mamma di Santa Croce Camerina, parla con Today.it a poche ore dalla sentenza prevista per lunedì 17 ottobre: "Veronica non ha commesso l'omicidio, è un processo senza prove"

Veronica Panarello è una donna fredda e diabolica o una mamma innocente vittima della giustizia italiana? "Né uno né l'altro, anche perché una sua compartecipazione nell'atto preparatorio del delitto c'è stata. Ma l'omicidio non lo ha commesso lei".

Francesco Villardita è il legale della mamma di Santa Croce Camerina accusata del crimine dei crimini: l'omicidio del figlio Loris Stival, otto anni. Nel processo col rito abbreviato in corso di svolgimento a Ragusa, il pm ha chiesto per lei la condanna a trent'anni di reclusione. Omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Per il pubblico ministero Carmelo Petralia e il sostituto Marco Rota, non ci sarebbero coinvolgimenti del suocero Andrea Stival, parte civile nel processo e indagato per concorso nel delitto in un altro procedimento. La verità della donna è che a uccidere il bambino sia stato il suocero suo amante, per evitare che rivelasse la presunta relazione tra loro.

Avvocato Villardita, Veronica è stata definita dal pm di Ragusa "egocentrica, bugiarda e manipolatrice". Come sta? Cosa si aspetta dalla sentenza del 17 ottobre?

Veronica Panarello non è una manipolatrice. Ha effettuato, invece, un difficoltoso percorso intimo e tormentato per arrivare alla confessione della verità. Fisicamente è migliorata rispetto ai primi mesi passati in carcere, ma psicologicamente è molto provata. Si aspetta che venga data giustizia a chi deve avere giustizia e pace a chi merita pace.

Andrea Loris Stival ucciso a Santa Croce Camerina | Foto Infophoto

Il penalista, reduce da un'arringa lunghissima durata un giorno intero davanti al gup di Ragusa, ipotizza il reato di concorso anomalo in un evento non voluto, l'omicidio, in subordine rispetto alla parziale infermità mentale e al riconoscimento delle attenuanti generiche. "Veronica Panarello ha sempre detto la verità: quando ricordava di avere accompagnato il figlio a scuola perché lo aveva rimosso e ora che accusa il suocero di avere ucciso lui Loris". La donna, in altre parole, secondo la difesa "non può aver fatto tutto da sola".

Il movente rimane un punto abbastanza oscuro dell'accusa, visto che "potrebbe essere plausibile la presunta relazione extraconiugale con il suocero Andrea Stival", ma si tratta di affermazioni non suffragate da prove secondo l'accusa. Accusa che, in definitiva, derubrica come "ininfluente il movente del delitto per la richiesta di condanna".

"Questo non è vero, nel processo penale non esiste la plausibilità. E' quello che erroneamente si è visto e scritto sui giornali e in tv. Per l'accusa, invece, il movente è la relazione di Veronica Panarello con il suocero".

La presenza del suocero in casa, quella terribile mattina, non è però documentata...

"Come ha detto la mia assistita, il fatto che le indagini non lo collochino nell'abitazione non vuol dire che non ci fosse".

Proprio nella ricostruzione della dinamica del delitto e degli spostamenti in auto di quella mattina, Veronica Panarello si è più volte contraddetta. Nei primi mesi di indagini, disse per esempio di aver lasciato Loris a scuola, e venne contraddetta dalle immagini delle telecamere. Poi che il piccolo "si è strangolato da solo mentre giocava con le fascette elettriche". E infine la confessione: lo avrebbe ucciso il suocero. Veronica dice: "Andrea mi ha ordinato di legare i polsi di Loris, io sono andata a prendere una fascetta elettrica. Poi ho ricevuto la telefonata di mio marito e sono andata di là. Quando sono tornata Andrea gli aveva già stretto un cavo Usb al collo e Loris era paonazzo e non respirava più. E io l'ho solo aiutato a portarlo via". Avvocato, perché tutte queste contraddizioni?

"Veronica Panarello ha detto alcune bugie, lo ammette lei stessa: erano frutto della paura e del timore di confessare il vero. La sua confessione ha avuto bisogno di una maturazione, è stato un percorso difficile e tortuoso e per questo ci è arrivata dopo un lungo periodo. La paura di portare allo scoperto la relazione col suocero e di confessare la verità è stata superata anche grazie ai contatti con una psicologa in carcere".

Secondo il pm, Veronica Panarello aveva "un rapporto particolare e contrastato con il bambino che trattava da amico e non da figlio". Una tesi già avanzata nel corso delle indagini dalla psicologa Maria Costanzo, uno dei due consulenti nominati dalla parte civile per conto del marito della donna. Secondo la psicologa "Veronica non era genitore per suo figlio, lui era un amico" e dunque il movente dell’omicidio di Loris Stival potrebbe essere "un legame emotivamente distorto, probabilmente di natura psicologica". Come interpreta queste valutazioni?

"E' una valutazione dei consulenti della difesa di parte civile. I periti del giudice non hanno mai rilevato questo: hanno invece definito Veronica come una persona con tratti di personalità complessi e disarmonici, ma non malata o incapace di intendere e volere".

Dovesse arrivare una condanna, teme che la donna possa commettere gesti inconsulti?

"Non penso. E mi auguro di no, anche perché la condanna è sempre soggetta a un appello. Se Veronica Panarello ha avuto la forza di arrivare fino a oggi combattendo per la verità, lo farà anche in futuro".

Tutto ciò che per l'accusa rappresenta ad oggi l'insieme di prove della colpevolezza di Veronica Panarello, per lei invece sarebbero solo indizi senza alcun valore di prova. E' così?

"L'ho detto anche al giudice nella mia lunghissima arringa: questo è un processo indiziario nel quale la prova non è stata trovata oltre ogni ragionevole dubbio. Ciò che manca nell'intera ricostruzione del delitto è la pistola fumante".

Veronica Panarello è colpevole o innocente? Spetta al giudice Andrea Reale stabilirlo, quando lunedì 17 ottobre entrerà nella camera di consiglio e darà la prima sentenza su un caso che ha scosso e diviso l'opinione pubblica italiana.

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