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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Padova

Maschere e costumi per bambini fuori legge: sequestrati 170mila prodotti di Carnevale

Blitz della Guardia di Finanza di Padova al Centro Ingrosso Cina e nelle zone adiacenti. Sequestri per un valore di oltre mezzo milione di euro

Oltre 170mila articoli di carnevale sono stati sequestrati dai militari del gruppo della guardia di finanza di Padova al termine di una serie di controlli per prevenire il commercio di prodotti non sicuri o contraffatti. Le fiamme gialle hanno individuato una serie di attività commerciali operanti nel Centro Ingrosso Cina di Padova e nelle zone adiacenti. Cinque di esse, specializzate nell’importazione di prodotti a basso costo dal sud-est asiatico, sono state accuratamente ispezionate, al fine di verificare la conformità dei beni messi in vendita ai requisiti essenziali e specifici di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria e nazionale.

Tra gli articoli sequestrati, destinati per lo più ai bambini, c'erano maschere, costumi, parrucche, scherzi di carnevale, confezioni di coriandoli e altri accessori, come bastoncini d'incenso. Si tratta di prodotti che non rispettano le norme previste dal Codice del consumo e in materia di sicurezza giocattoli, che prescrivono, oltre alla marchiatura obbligatoria di conformità europea CE che attesta che la produzione, l’importazione e la vendita del prodotto su cui la marcatura è apposta siano avvenute in conformità a quanto prescritto dalle norme europee, insieme alle specifiche indicazioni sulle generalità del fabbricante o dell’importatore, sulle fasce d’età a cui il gioco è destinato, sulle precauzioni e istruzioni d’uso. Il valore di mercato dei prodotti sequestrati ammonta ad oltre mezzo milione di euro.

"Se non fosse soprattutto per la Guardia di Finanza e per le altre forze dell’ordine che periodicamente operano sequestri di prodotti che i consumatori sottovalutano nella loro pericolosità, il Centro Ingrosso Cina opererebbe senza tema di essere minimamente contrastato - commenta il presidente dell’Ascom di Padova, Patrizio Bertin - per cui chiedo che il nuovo sindaco sottoscriva un impegno, non derogabile come è invece avvenuto anche nel recente passato, a chiudere le attività illegali che in quel contenitore avvengono ogni giorno praticamente alla luce del sole ed in totale dispregio anche delle norme fiscali e di sicurezza, entro i primi cento giorni dal suo insediamento".

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