Beni per oltre sessanta milioni di euro sono stati sequestrati nell'ambito dell'inchiesta sulla sanità lombarda.

I sequestri preventivi sono stati eseguiti nella mattinata di lunedì dalla Guardia di finanza e dalla polizia di Stato. Tra i beni sequestrati, immobili, quote di società e beni mobili - tra i quali il famoso yacht delle vacanze di Formigoni - per un valore complessivo che supera i 60 milioni di euro.

L'inchiesta, partita dalla bancarotta del San Raffaele e proseguita sulla Fondazione Maugeri, si arricchisce ora dei sequestri che sono stati disposti dal Gip Vincenzo Tutinelli sulla base delle indagini dirette dai sostituti procuratori di Milano Luigi Orsi, Laura Pedio, Gaetano Ruta e Antonio Pastore, coordinati dal procuratore Aggiunto Francesco Greco.

Secondo l'accusa è stata accertata l'esistenza di un'associazione a delinquere transnazionale finalizzata a diversi reati tra cui il riciclaggio e il reimpiego di denaro di provenienza illecita, l'appropriazione indebita pluriaggravata ai danni della Fondazione Maugeri, la frode fiscale, l'emissione di fatture per operazioni inesistenti.

L'attività investigativa aveva portato il 13 aprile 2012 all'arresto di sei soggetti promotori ed organizzatori della presunta associazione a delinquere nonché alla denuncia di altre persone coinvolte a vario titolo nei fatti oggetto di indagine.

In particolare, le indagini svolte dagli investigatori della sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza e della Polizia, hanno permesso di scoprire che il sodalizio criminale aveva accumulato negli anni oltre 70 milioni di euro di "fondi neri" all'estero.