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Giovedì, 28 Marzo 2024
Animali / Brescia

Sequestrato il canile-lager 'Green Hill' di Brescia

Dopo mesi di battaglie contro la struttura che alleva beagle destinati ai laboratori di sperimentazione di tutta Europa, il Corpo forestale dello Stato ha applicato i sigilli. Lav: "Ora approvare legge contro la vivisezione"

Fine dell'incubo per circa 2700 tra 'madri' e cuccioli di beagle rinchiusi nel canile, ribattezzato "canile-lager" di Green Hill di Montichiari (Brescia). L'allevamento cresceva cani destinati ai laboratori per la vivisezione di tutta Europa.

Nella mattinata di mercoledì sono infatti stati apposti i sigilli alla struttura da parte del Corpo forestale dello Stato su disposizione della Procura di Brescia.

Cos'è Green Hill - Green Hill 2001 è uno 'stabilimento allevatore' di cani situato a Montichiari (Brescia) che alleva beagle destinati ai laboratori di tutta Europa. La struttura è composta da 5 capannoni nei quali, secondo la Lega Antivivisezione (Lav) "le condizioni di mantenimento degli animali non soddisfano le necessitaà etologiche e fisiche degli animali". Da alcuni anni Green Hill è di proprietà di un'azienda americana, la Marshall Farm Inc, il più grande "produttore" di cani da laboratorio ed è l'ultimo stabilimento allevatore di cani da sperimentazione in Italia.

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La denuncia della Lav - "I beagle", denuncia la Lav, "vengono allevati in massa e cresciuti senza vedere la luce del sole o poter passeggiare all'aria aperta, mantenuti all'interno di gabbie di dimensioni esigue, dalle quali escono solo al momento di essere trasferiti presso la loro destinazione finale: il laboratorio.



''Grazie agli atti presentati da Lav e Legambiente è stata finalmente riaperta l'inchiesta giudiziaria sulle modalità di detenzione degli animali nella megastruttura" ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente della Lav. "Ci auguriamo che gli accertamenti in corso, disposti dalla Procura, possano fare luce, definitivamente, sulle reali condizioni di vita degli animali rinchiusi nei padiglioni della struttura in attesa della spedizione verso gli 'acquirenti', e sull'impossibilità di Green Hill di garantire il rispetto delle necessità fisiche e comportamentali dei cani, visti i numeri enormi di cui si parla''.

Lotta contro la vivisezione - ''In questi mesi - spiegano le due associazioni - è all'esame del Senato la norma, già approvata dalla Camera dei Deputati, che vieterebbe l'allevamento di cani, gatti e primati non umani per la sperimentazione, imporrebbe l'obbligo di anestesia e analgesia per i test e, vietando le esercitazioni belliche e didattiche con animali, sosterrebbe concretamente il ricorso ai metodi sostituivi della vivisezione. Alla luce di questi sviluppi giudiziari rivolgiamo un nuovo appello ai senatori affinchè l'articolo 14 della Legge Comunitaria sia finalmente approvato e possa essere di incentivo per la ricerca pulita, scientifica ed eticamente accettabile''.

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