Addio smartphone e patente: la proposta contro chi telefona alla guida
Arriva dall'Asaps la proposta più dura contro chi usa il telefonino alla guida dell'auto. Dopo gli ultimi dati sugli incidenti mortali "occorre una stretta"
ROMA - Multe salate, certo. Ma non solo. Per chi guida menre parla al telefono senza auricolari potrebbe scatare anche il sequestro dello smartphone con aggiunta di immediato ritiro della patente.
LA PROPOSTA - Arriva dall'Asaps, Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale, la dura proposta con chi guida e, contemporaneamente, parla al telefono. "Che l'utilizzo del cellulare al volante stia ormai dilagando in modo incontenibile crediamo sia sotto gli occhi di tutti - scrive in una nota Giordano Biserni, presidente dell'associazione - e pensiamo che la già elevata percentuale di utilizzo irregolare pari al 12,4% nelle ore di punta monitorata dall'Asaps a fine 2013, sia oggi ampiamente superata".
I RISCHI - "La conversazione telefonica durante la guida abbassa la capacità attentiva in percentuali elevate. Se poi si maneggia lo smartphone per la messaggistica se ne vanno mediamente 10 secondi. Come dire che a 100 km/h percorriamo 280 metri (due campi e mezzo di calcio) di fatto al buio. A 50 km/h saranno 140 metri! Uno spazio enorme specie in centro abitato".
LE SANZIONI ATTUALI - Al momento, sottolinea l'Asaps, le sanzioni previste per chi usa il cellulare mentre guida sono di 161 euro e decurtazione di 5 punti a cui si aggiunge la sospensione della patente da 1 a 3 mesi qualora lo stesso conducente compia una violazione nel corso di un biennio.
LA PROPOSTA - Per l'associazione, però, non basta: "Subito il ritiro della patente con sospensione da 1 a 3 mesi alla prima violazione e il sequestro ai fini del temporaneo 'fermo amministrativo' del cellulare per un mese (tre mesi alla seconda violazione nel biennio)".