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Giovedì, 25 Aprile 2024
Inchieste

Truffa ai danni dello Stato: 12 milioni di euro sequestrati a Verdini

Il gip ha riconosciuto elementi per far scattare il provvedimento anche a carico dell'onorevole Massimo Parisi a capo, con Verdini, della società 'Settemari'

La Guardia di Finanza, per ordine della Procura di Firenze, ha eseguito un sequestro preventivo di beni per 12 milioni a carico della società Settemari, che fa capo ai dei deputati del Pdl Denis Verdini e Massimo Parisi (coordinatore del Pdl in Toscana) e di altre persone. Il provvedimento è legato ad un’inchiesta per truffa,per presunta indebita percezione di fondi per l’editoria.

Tra i beni sequestrati ci sono i conti correnti bancari delle società e quelli personali degli indagati. Il provvedimento è un sequestro ‘per equivalente’ finalizzato al reintegro delle somme di cui è ipotizzata una truffa allo Stato. Nel dettaglio, circa 2 mln di euro sequestrati oggi sono a integrazione del precedente sequestro preventivo da 10,8 mln scattato nel 2011 per la società editrice del Giornale della Toscana (Società toscana di edizioni). Altri 10 mln attengono ai reati ipotizzati circa la gestione della società cooperativa Settemari, che pubblicava il settimanale fiorentino Metropoli.

Diversamente dal sequestro del 2011, questa volta – si apprende alla procura di Firenze – il gip ha riconosciuto elementi per far scattare il provvedimento anche a carico di Parisi. E’ obiettivo della misura anche verificare se, rispetto al sequestro per l’inchiesta sul Giornale della Toscana del 2011, nel frattempo ci sia stato un incremento dei capitali degli indagati e delle società coinvolte. E’ già emerso nelle ultime indagini che i circa 2 milioni sequestrati oggi alla società editrice del Giornale della Toscana corrispondono ad una annualità di contributi erogati all’editoria dalla presidenza del Consiglio dei ministri e sono stati versati in una fase successiva al primo sequestro. “Gli elementi sino ad ora evidenziatici portano ad affermare che Parisi, insieme a Verdini, è il ‘burattinaio che ha mosso i fili del Gruppo editoriale di fatto’ di cui ci si è occupati”. E’ questo quanto scritto dal gip di Firenze, Paola Belsito, nell’ordinanza con cui ha disposto il sequestro.

Quanto a Parisi “è colui – scrive ancora il gip – il quale ha amministrato per anni un gruppo composto da una serie di società accomunate, tra le altre cose, dalla finalità di voler massimizzare i risultati della truffa ideata ai danni dello Stato e la cui contabilità veniva riveduta e corretta in maniera tale da perseguire gli obiettivi leciti e illeciti che ci si era prefissi, anche attraverso l’emissione di fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti”. Per l’accusa le società editoriali coinvolte erano cooperative fittizie finalizzate solo a ottenere finanziamenti dallo Stato nel periodo 2002-2011, in vari periodi, per la pubblicazione delle testate, da tempo non più in edicola, Giornale della Toscana, Metropoli Day e Il Cittadino.

L’inchiesta, coordinata dalla procura, è in corso dal 2011 e segue quella che il Ros sviluppò coi pm sulla banca di cui era presidente Verdini, l’ex Credito cooperativo Fiorentino di Campi Bisenzio (Firenze) poi liquidato, a cui peraltro, è stato scoperto, si appoggiavano anche le due società editoriali Ste e Settemari per ottenere, con una certa facilità, finanziamenti per la loro attività. Il sequestro odierno – deciso anche su accertamenti cui ha contribuito anche l'Agenzia delle Entrate – interessa le due società e un totale di 20 persone fisiche indagate tra cui i gestori di imprese collegate alla Ste e alla Settemari: una tipografia, una società grafica, una società di servizi, una pubblicitaria e altri soggetti.

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