rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Il caso / Bari

Imprenditore scampato (due volte) al rapimento: allarme sequestri-lampo

Sette persone sono state arrestate con l'accusa di fare parte del commando che doveva agire. Il piano ricostruito e sventato dalla polizia

Per due volte nel mirino di una banda di sequestratori e per due volte messo al sicuro dalle forze dell'ordine. Un imprenditore di Barletta si è salvato solo grazie alle indagini della polizia, che oggi ha arrestato i sette presunti componenti del commando che avrebbe dovuto rapirlo. L'uomo infatti era seguito da mesi, lui cosi coe la sua famiglia. La banda aveva anche deciso quando entrare in azione ma per due volte il piano è sfumato. 

Sono il procuratore di Bari, Roberto Rossi, il procuratore aggiunto e coordinatore della Direzione Distrettuale antimafia Francesco Giannella e il  sostituto procuratore che ha condotto le indagini Jolanda Chimenti a spiegare alla stampa, oggi 16 gennaio, i dettagli della vicenda.

La vittima designata è un imprenditore di Barletta. Avrebbe dovuto essere rapito a scopo di estorsione. Il piano era semplice: sorprenderlo all'uscita dall'azienda e portarlo via, poi andare nella sua casa e farsi consegnare soldi e preziosi come riscatto. C'era anche una data: il 25 febbraio 2022. Gli inquirenti però tenevano gli indagati già sotto controllo e così il colpo è stato sventato, anche grazie a delle perquisizioni.  La banda, pensando di non essere stata scoperta, ha rinviato il sequestro al 22 aprile. Anche in quel caso la polizia ha fatto in modo di proteggere sia l'imprenditore all'uscita dall'azienda, sia l'abitazione della moglie e della figlia. 

Oggi sette persone sono state arrestate (con ordinanze cautelari sia in carcere sia ai domiciliari) ad Andria, Barletta e in altri comuni della regione, su disposizione della Dda di Bari. Gli indagati sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di tentato sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravato dall'aver commesso il fatto con metodo mafioso.

All'inizio i poliziotti non conoscevano l'identità della vittima. Così sono state effettuate alcune perquisizioni a carico di alcuni dei presunti componenti del commando per cercare in ogni caso di bloccare l'azione.  Grazie alle intercettazioni la polizia è riuscita a identificare l'imprenditore e a conoscere i dettagli del piano. "Un dispositivo massiccio ma invisibile", dicono gli investigatori.

Nel giorno designato del rapimento, c'è stato uno scambio di persona. Un dirigente della polizia si è sostituito alla vittima per ingannare i rapinatori e due persone sono state bloccate e trovate in possesso di scotch e corda che, anche secondo quanto rilevato dalle intercettazioni, dovevano servire per il sequestro.

Quello dei sequestri lampo è un fenomeno criminale diffuso nel Barese. A ottobre del 2021 il figlio di un facoltoso imprenditore andriese era stato sequestrato e poi liberato. Un altro tentato rapimento è avvenuto anche a novembre del 2021.  "Un fenomeno da anni sconosciuto alle forze dell'ordine che però è tornato in auge", sottolinea il capo della procura di Bari Roberto Rossi. "Il parente - dice - viene sequestrato per poche ore in maniera che l'imprenditore possa pagare. In questo caso non c'è stata collaborazione della vittima ma il fatto è stato scoperto grazie alle intercettazioni. Il silenzio è grave, da parte di imprenditori o parenti imprenditori rapiti, grave perché c'è una sfiducia nelle forze dell'ordine e della magistratura ma per fortuna questa operazione di grande importanza ha squarciato il silenzio".

Tutte le notizie su Today.it

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imprenditore scampato (due volte) al rapimento: allarme sequestri-lampo

Today è in caricamento