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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso / Frosinone

Omicidio Mollicone, il pm: "Serena è stata uccisa da Marco Mottola"

Al via la requisitoria del pubblico ministero nel processo per la morte della studentessa di Arce assassinata il 1 giugno del 2001

Serena Mollicone, la studentessa di Arce assassinata il 1 giugno del 2001 nella caserma dei carabinieri di Arce (Frosinone) "è stata uccisa da Marco Mottola", figlio dell'ex comandante della stessa caserma. A sostenere questa tesi è stato oggi, 1 luglio, il pubblico ministero Maria Beatrice Siravo aprendo la requisitoria del processo per la morte della giovane.

Cinque gli imputati: l'ex comandante della caserma di Arce, Franco Mottola, la moglie Anna Maria e il figlio Marco, tutti e tre accusati di omicidio volontario ed occultamento di cadavere, e poi l'ex vice comandante della caserma, il luogotenente Vincenzo Quatrale, accusato di 'istigazione al suicidio e concorso esterno morale in omicidio e l'appuntato dei carabinieri, Francesco Suprano che risponde di favoreggiamento. L'istigazione al suicidio è riferita alla morte del brigadiere Santino Tuzi scomparso nell'aprile del 2008, tre giorni dopo aver riferito ai magistrati di aver visto Serena, la mattina del 1 giugno 2001, entrare nella caserma dei carabinieri di Arce.

Serena Mollicone scompare nel nulla il primo giugno 2001, due giorni dopo il cadavere viene ritrovato in un bosco. C'è un primo processo, finito con l’assoluzione di un carrozziere di Arce. Poi le indagini si spostano sulla caserma dei carabinieri dove la ragazza sarebbe stata vista entrare prima di sparire. Da questo filone di indagini il processo contro i cinque imputati.

Omicidio Serena Mottola, la ricostruzione del pm

"E' Marco Mottola l'autore dell'omicidio di Serena Mollicone - dice il pm - e alla sua individuazione si arriva anche senza la testimonianza di Santino Tuzi. I frammenti della porta dell'alloggio di servizio dove la ragazza è stata aggredita, sono stati trattenuti dai capelli della vittima. Il filtraggio dei reperti avvenuto nel 2017 presso l'Istituto di medicina legale di Milano ha consentito di individuare importanti frammenti di legno con composti anche di colla che, e' cosa nota, non e' presente all'interno di vegetali".

La tesi della difesa è che la Serena sia morta fuori dalla caserma, ma il pm prova a smentire questa versione. "L'ulteriore prova dell'aggressione avvenuta contro la porta - spiega - è stata data dal calco del pugno in 3d realizzato con le mani appartenenti agli imputati Marco Mottola e Franco Mottola. Nessuno dei due calchi è compatibile con il foro presente sulla superficie della porta". Per l'accusa poi, nella notte tra 1 e 2 giugno del 2001, sarebbero stati Franco e Anna Maria Mottola a prendere il corpo ormai privo di vita di Serena Mollicone e portarlo nel bosco di Fonte Cupa. A conferma di questo, per il pm. oltre che ai tabulati telefonici anche la testimonianza di un carabiniere che colloca la presenza di Anna Maria Mottola fuori dalla caserma dopo la mezzanotte

L'impianto accusatorio esposto dal om ricalca essenzialmente la ricostruzione del medico legale Luisa Regimenti. 9"Serena - aveva detto il perito nel corso dell'ultima udienza - dopo il violento colpo contro la porta dell'alloggio della caserma di Arce cadde priva di sensi a causa di alcune fratture craniche ma poteva essere soccorsa. Fu lasciata, invece, in queste condizioni per 4/6 ore prima di essere uccisa dal nastro adesivo che gli è stato applicato sulla bocca e sul naso provocandone il soffocamento".

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