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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Napoli

Partite di Serie B truccate dalla camorra: tra gli indagati l'azzurro Izzo

Il blitz dei carabinieri di Napoli: l'indagine coordinata dalla Dda. Secondo le accuse il clan legato alla Vanella Grassi avrebbe condizionato alcuni match di campionato giocati dall'Avellino tra il 2013 e il 2014. Il loro contatto "era un calciatore adesso in serie A"

NAPOLI - Sono dieci le persone coinvolte in un blitz dei carabinieri del Nucleo Investigativo in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Napoli, nell'ambito di una inchiesta coordinata dalla Dda partenopea. Tra questi, due soggetti avrebbero condizionato alcune partite del campionato di serie B giocate dall'Avellino tra il 2013 e il 2014.

GLI ARRESTI - Delle dieci persone arrestate nel corso del blitz, sette sono ritenute responsabili a vario titolo di aver partecipato all'associazione di tipo mafioso della Vanella Grassi, operante nei quartieri a Nord del capoluogo campano. Un'altra è indagata per il favoreggiamento di uno dei capi della consorteria camorristica. Due i soggetti che avrebbero alterato il risultato di partite di calcio professionistico a favore della stessa organizzazione. Per tutti i reati risulta l'aggravante della finalità mafiosa.

LE INDAGINI - Le indagini hanno consentito di identificare i componenti della rete di affiliati vicina al capo clan Umberto Accurso (arrestato dai militari l'11 maggio scorso) individuando gli specifichi incarichi di "armiere", "capo piazza", "pusher" e "distributori di mesate" agli affiliati e ai familiari dei detenuti.

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I CALCIATORI COINVOLTI - Quanto alle due persone arrestate per aver influenzato l'esito di partite di calcio disputate in serie B, l'indagine ha portato all'individuazione di un "contatto: un calciatore adesso in serie A - si legge in una nota dell'Arma - indagato ma non raggiunto da misura cautelare". Ad agire, in questo caso, "il capo clan e suoi sodali hanno attratto nell'orbita criminale altri soggetti. Questi hanno messo a disposizione ingenti somme di denaro per corrompere giocatori di una squadra campana di serie B, influenzando direttamente due partite disputate nel maggio 2014".

ARMANDO IZZO E GLI ALTRI - Il calciatore coinvolto, per il quale non è stata chiesta la misura cautelare, è il difensore ex Avellino, attualmente al Genoa, e della nazionale Armando Izzo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Ai domiciliari, invece, l'ex calciatore Luca Pini, napoletano di 32 anni, e Francesco Millesi, catanese di 34 anni, attualmente all'Acireale.

IL NIPOTE DEL BOSS - Gli inquirenti sospettano che il clan della Vanella Grassi si sia interessato dell'Avellino calcio grazie al fatto che il calciatore Izzo, nipote di Salvatore Petriccione ritenuto tra i fondatori del clan, militava nella squadra irpina nel 2013-2014. La parentela, dunque, avrebbe facilitato il contatto rendendo possibile per Antonio Accurso, boss della Vanella oggi pentito, e i suoi fedelissimi dell'epoca attrarre nella loro orbita criminale altri soggetti a cui sono state messe a disposizione grosse somme di denaro per corrompere calciatori dell'Avellino e eventualmetmte di altre squadre. 

LE PARTITE TRUCCATE - Sono due le partite per le quali la Dia di Napoli ipotizza il reato di frode sportiva. La prima è Modena-Avellino del 17 marzo 2014; la seconda è Avellino-Reggina del 25 maggio dello stesso anno. Secondo gli inquirenti, attraverso Izzo, che fungeva da "contatto", il clan avrebbe attratto nell'orbita criminale altri soggetti: questi, spiega Repubblica.it, "hanno messo a disposizione ingenti somme di denaro per corrompere giocatori di una squadra campana di Serie B, influenzando direttamente le due partite disputate sotto inchiesta". Prima di queste gare era fallito il progetto di alterare il risultato di Avellino-Trapani mentre la combine per la partita Padova-Avellino saltó per l'arresto di Antonio Accurso, catturato dai carabinieri assieme ad altri ad altri affiliati proprio mentre festeggiava le grandi somme incassate per la vittoria, che si sospetta pilotata, dell'Avellino sulla Reggina. 

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