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Giovedì, 25 Aprile 2024
Aveva 16 anni / Messina

Va a comprare le pizze, lo trovano carbonizzato in piazza: il mistero della telefonata

Serti Ayman viveva a Merì, piccolo comune in provincia di Messina. Il suo telefonino non è stato distrutto dalle fiamme e ora potrebbe dare delle risposte alle domande degli inquirenti

Le indagini sulla morte di Serti Ayman, il 16enne ritrovato semicarbonizzato nella piazza Italia '90 a Merì, piccolo comune in provincia di Messina, vanno avanti senza sosta. Chi lo ha conosciuto esclude che, come invece ipotizzano gli inquirenti, possa essersi tolto la vita. I genitori e i due fratelli, da anni in Sicilia, sono certi che sia stato ucciso. Sono stati proprio i familiari a fornire ulteriori dettagli agli inquirenti. Sembra infatti che il giovane avesse un appuntamento con qualcuno che potrebbe avergli teso una trappola. Ma su questo aspetto, al momento, vige il più totale riserbo degli investigatori.

"Si trattava di un adolescente molto perbene che faceva una vita normale, studiava e d'estate andava anche a lavorare a Salina. So che le forze dell'ordine stanno indagando in tutte le direzioni. La famiglia chiede solo chiarezza su quanto avvenuto", spiega Giuseppe Coppolino, l'avvocato dei Serti. "So che è stata eseguita l'autopsia ma ancora non conosco i risultati, siamo fiduciosi nell'operato della magistratura - prosegue il legale -. Mi dicono che si sta procedendo ad analizzare anche il telefono, ma al momento non sono a conoscenza di eventuali messaggi mandati da qualcuno che avrebbero indotto il ragazzo a cadere in una trappola".

Eppure, giovedì scorso, la sera in cui Ayman è uscito di casa per non farvi più ritorno, qualcuno l'ha chiamato al telefono prima che andasse a comprare tre pizze per i suoi. Il cellulare del ragazzo, risparmiato dalle fiamme, dirà chi l'ha cercato e forse darà delle risposte agli inquirenti. "Era sereno, tranquillo, amava la vita, aveva dei sogni, voleva fare l'elettricista e trasferirsi al nord a lavorare - racconta il fratello Ayubb -. Io non credo avesse problemi, faceva una vita normale. Anche i suoi amici mi hanno detto che sembrava come sempre".

Giovedì, dunque, dopo essere andato a Milazzo da un cugino, Ayman è tornato a Merì. Mentre stava raggiungendo gli amici in piazza, la madre gli ha chiesto di andare a comprare delle pizze. Poi la telefonata misteriosa. Il giovane improvvisamente avrebbe mostrato fretta. Tanto che al gestore del locale avrebbe detto di sbrigarsi a dargli le pizze. Improvvisamente, però, se ne sarebbe andato senza dir nulla. Il fratello non vedendolo tornare l'ha chiamato più volte, ma il telefonino risultava irraggiungibile.

"Aspettiamo che ci ridiano la salma per celebrare i funerali", ha detto Ayubb. Accanto al cadavere, scoperto da una pattuglia dei carabinieri, è stata trovata una bottiglia con liquido infiammabile che verrà analizzata. "Non avrebbe mai fatto un gesto simile", insiste la famiglia.
 

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