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Giovedì, 28 Marzo 2024
Sesso

Agguato con la pistola (ad acqua) alla coppia appartata: lo scherzo finisce in tribunale

L'uomo importunato non l'ha presa bene: si è rivestito ed ha inseguito il gruppo di giovani, ma su quel che è avvenuto dopo le versioni divergono. Ora è accusato di lesioni e danneggiamento

La location è un parcheggio isolato, in una strada secondaria non lontana da Assisi.  Silenzio e tranquillità. Appartati in un’auto ci sono un uomo  e una donna. I due, racconta Valentina Scarponi di PerugiaToday, si stanno concedendo qualche momento di intimità quando in quel posto remoto si materializza un gruppo di giovani.   

Uno dei ragazzi scende e spruzza acqua all’interno della vettura (il finestrino era leggermente abbassato), poi torna in macchina dal gruppetto di amici e ripartono. Ma quello scherzo, ritenuto di pessimo gusto, non va giù all’uomo importunato che si riveste ed inizia ad inseguirli. Quel che è successo da questo momento in poi dovranno stabilirlo i giudici, dal momento che  la storia è finita in tribunale.

L’imputato, difeso dall’avvocato Delfo Berretti, è accusato di lesioni e danneggiamento contro quel gruppetto di giovani. Oggi, davanti al giudice Cataldo, sono sfilati i testimoni che hanno raccontato di quella sera, in cui furono inseguiti dall’uomo (precedentemente importunato in macchina). "Avevamo paura ed abbiamo chiamato i carabinieri perché ci inseguiva e ci lampeggiava, poi ad una rotatoria ci ha addirittura tamponato".

Fanno sesso in auto: lo scherzo finisce in tribunale

Ma poi, a quella chiamata, ne sarebbe sopraggiunta un’altra, con cui i ragazzi avrebbero dichiarato che la situazione era rientrata nella normalità. Anche l’odierno imputato ha allertato i militari  della situazione, richiedendo il loro intervento. Giunto in un prossimità del parcheggio di un bar per parlare con i militari, sarebbero poi arrivati anche i ragazzi a bordo dell'auto. 

Ed è proprio uno di loro a denunciare di essere stato minacciato dall’imputato con parole come "vi faccio passare io la voglia di fare questi gesti, vi taglio la testa", e di aver ricevuto un calcio. Ma è ancora un altro testimone a dichiarare che l’imputato avrebbe sollecitato semplicemente i ragazzi a "perdere l’abitudine di importunare le coppie".

Insomma, è una storia ancora tutta da chiarire, tanto che l’uomo avrebbe a sua volta sporto denuncia contro uno dei giovani per aver lanciato sassi contro la propria autovettura.  Un altro testimone ha raccontato che dopo aver avuto l’incontro faccia a faccia con l’uomo, avrebbe chiesto ai carabinieri di scortarlo fino alla macchina "per paura", e di essere poi stato accompagnato dal padre al pronto soccorso per il presunto calcio ricevuto e per un trauma cervicale dovuto al tamponamento. Si tornerà in aula in prossimo 12 giugno con l’ascolto di un teste della difesa e uno del pubblico ministero.

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