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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Brescia

Sesso a pagamento con una ragazzina, lo scandalo travolge un insospettabile

Condannato in primo grado un professionista bresciano. La ragazzina, di 16 anni, non era l'unica a vendere il suo corpo. Lo scandalo fece scalpore in tutta Brescia

Per un rapporto sessuale chiedeva dai 20 ai 50 euro, a volte anche solo una ricarica telefonica. Così una ragazza bresciana vendeva il suo corpo quando aveva solo 16 anni. Ad approfittare di lei c’era anche un insospettabile: un professionista stimato che a tre anni dai fatti è stato condannato in primo grado a 1 anno e 6 mesi di reclusione, con l'accusa di prostituzione minorile ed esercizio abusivo della professione. Come racconta BresciaToday, l’uomo è stato accusato anche di aver rivenduto illegalmente pasticche di viagra acquistate sul web.

Dopo essersi conosciuti in chat i due si sarebbero incontrati almeno 4 volte. Lei, una ragazza di origini straniere che oggi ha 19 anni, si sarebbe intrattenuta più volte con il professionista per guadagnare qualche decina di euro. Ma quando lo scandalo è venuto a galla ha vuotato il sacco e ha fatto subito il suo nome.

I fatti, come accennato, risalgono a tre anni fa. Lo scandalo fece scalpore in tutta Brescia. La 16enne però non era la sola a vendere il suo corpo nei dintorni di una scuola superiore di Brescia. Gli inquirenti hanno infatti indagato su decine e decine di episodi: tra le “baby squillo” c’erano tante giovanissime. Molte di loro hanno poi negato di averlo mai fatto. Dalle indagini era emerso che gli incontri avvenivano nei bagni o nei parcheggi dei centri commerciali. A consumare con loro erano tutti uomini adulti, spesso sposati, incensurati.

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