ROMA - Non basta il rischio che quelle foto non restino private. Non serve la paura che qualcuno di sbagliato possa entrarne in possesso. E' troppa la voglia di imitare i più grandi. Troppo grande il desiderio di "scherzare". In Italia un adolescente su quattro - il 25,9% - ha confessato di essere stato oggetto di sexting, ovvero di aver ricevuto sms, mms o video a sfondo sessuale. 

Secondo i dati dell'Università degli Studi di Milano, le ragioni che spingono gli adolescenti all’invio di materiale pornografico sono per lo più la voglia di scherzare - l'11,1% - il desiderio di emulazione dei propri amici - l'8,6% - e il divertimento di provocare negli altri imbarazzo - il 4,6%.

Qualunque siano le ragioni, il dato certo è che i numeri del sexting sono allarmanti e in continua crescita. Lo mostrano chiaramente i dati raccolti e analizzati da Giovanni Ziccardi, esperto di informatica giuridica dell'Università di Milano."Il fenomeno - ha spiegato il professore - sta subendo un aumento sorprendente, se si considera che la percentuale degli scambi tramite sms, mms e video di materiale a sfondo sessuale nell'ultimo anno è più che raddoppiata con una crescita dal 10,2% al 25,9% tra gli adolescenti italiani dai 12 ai 18 anni".

"Il sexting - ha chiarito Ziccardi - è percepito dai ragazzi come gesto per lo più goliardico, visto che quasi il 50% di loro confessa di non considerare il sexting una pratica rischiosa". Almeno fino a quando le foto non finiscono nelle mani sbagliate.