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Giovedì, 28 Marzo 2024
Migranti

"Lasciateci vivere nel Ghetto": la protesta dei migranti a Foggia dopo lo sgombero

Circa 150 migranti hanno manifestato davanti alla sede della Prefettura di Foggia: chiedono di rimanere nella baraccopoli sorta nelle campagne di San Severo perché la struttura sostitutiva è troppo piccola per accoglierli tutti. Foto e video di FoggiaToday

Al grido di '"Vivere ghetto!" questa mattina circa 150 migranti hanno protestato davanti alla sede della Prefettura di Foggia all'indomani dello sgombero del così detto "Gran Ghetto", un insediamento di baracche sorto ormai vent'anni fa nelle campagne tra Foggia e Rignaro Garganico.

La protesta dei migranti a Foggia - Foto Roberto D'Agostino FT

"Questa mattina - scrive FoggiaToday - la frangia più resistente allo sgombero è scesa in strada in segno di protesta contro la revoca della facoltà d'uso e la decisione di trasferirli nelle strutture dell'azienda Fortore e presso l’Arena di San Severo a bordo di autobus messi a disposizione dalla Regione".

Secondo l'Agi una parte dei migranti è intenzionata a restare nel ghetto in quanto la struttura a loro destinata è troppo piccola per accogliere altri lavoratori stranieri che, nel periodo estivo, arrivano fino a duemila persone. 

La baraccopoli era stata posta sotto sequestro l'anno scorso dalla magistratura dopo una denuncia per riduzione di schiavitù presentata alla Procura della Repubblica dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. La revoca della facoltà d'uso ha fatto scattare lo sgombero che ieri mattina ha impegnato più di 100 uomini tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti ci sono le possibili infiltrazioni criminali nel campo che ospita i lavoratori stagionali.

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