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Martedì, 30 Maggio 2023
Allerta terrorismo

Esercito, metal detector e meno fedeli: prove di giubileo a Roma

Piazza San Pietro blindatissima per l'udienza generale del Papa, con meno fedeli del solito. Il prefetto Gabrielli: "Situazione di rischio, le istituzioni stanno cercando di fare il possibile"

ROMA - Prove generali di Giubileo all'udienza generale del Papa, domani in piazza San Pietro. In vista dell'avvio dell'anno santo della misericordia, il prossimo martedì otto dicembre, via della Conciliazione è bloccata al traffico e transennata. Transenne anche intorno a tutta l'area di piazza San Pietro.

Diverse pattuglie di polizia e carabinieri vigilano in piazza Pio XI nei pressi del colonnato berniniano, come di consueto da quando è stata innalzata l'allerta sicurezza in seguito agli attentati terroristici di Parigi, e nell'area sono presenti anche soldati dell'esercito. I fedeli che sono entrati in piazza San Pietro, in numero inferiore rispetto al solito, sono stati sottoposti, come è ormai prassi, ad un rigoroso controllo dei metal detector.

"IL RISCHIO ZERO NON ESISTE" - Il prefetto di Roma Franco Gabrielli lo aveva preannunciato: "Faremo una prima esercitazione della Sala Gestione Giubileo, in occasione dell'udienza del Papa del mercoledì. Sarà la prima prova in cui testeremo tutto quello che abbiamo provato a realizzare in questi mesi". Gabrielli ha sottolineato come "il tema della sicurezza avesse già pesantemente caratterizzato questo appuntamento. I tristissimi nonché tragici eventi del 13 novembre di Parigi lo hanno ulteriormente riattualizzato. Questi sono temi con i quali bisogna saper convivere, sono temi che debbono vedere soprattutto le istituzioni presenti, perché alle istituzioni è demandata principalmente la garanzia della sicurezza. Anche i cittadini devono essere consapevoli della situazione di rischio, ma anche del fatto che le istituzioni stanno cercando di fare il possibile perché questo rischio ovviamente non si avveri, perché il 'rischio zero' non esiste, la sicurezza assoluta non esiste. Però, certamente, ci si può avvicinare".

Roma: allarme terrorismo dopo gli attentati di Parigi |Infophoto

Tuttavia, c'è chi scherza con il fuoco con i falsi allarmi. "Indubbiamente - aveva spiegato Gabrielli - questa è un'ulteriore variabile rispetto ai temi della sicurezza, quelli ovviamente più importanti, con i quali bisogna comunque fare i conti. In questo mondo della mitomania, o comunque del falso allarme, poi, convergono le situazioni più disparate: dallo psicolabile a chi vuole suscitare una situazione di ulteriore disagio e quindi di insofferenza e quindi di reazione soprattutto nei confronti delle istituzioni. Ripeto: queste purtroppo sono circostanze non tipiche di questo momento. Sono tipiche delle situazioni di crisi che il Paese ha già vissuto e sulle quali poi si innestano queste cose da sottolineare in negativo, non solo perché arrecano ulteriore disagio ai cittadini, ma perché stressano il sistema di sicurezza e rendono la nostra vita quotidiana assolutamente meno vivibile". 

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