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Giovedì, 28 Marzo 2024
La protesta / Italia

Tabaccaio rifiuta di vendere sigarette e Gratta e vinci a chi prende il reddito di cittadinanza

I titolari del negozio motivano così la loro decisione: “Non siamo contrari al provvedimento, tante famiglie ne hanno bisogno, ma quei soldi vanno usati per beni di prima necessità, non vizi”

Un tabaccaio ha deciso di rifiutarsi di vendere sigarette o biglietti del Gratta e vinci a chi percepisce il reddito di cittadinanza. I titolari del negozio, che si trova a Ladispoli, nel Lazio, ricordano che la carta prepagata dovrebbe essere utilizzata solo per comprare beni di prima necessità, e non per svago o cose di cui si potrebbe fare a meno facendo un sacrificio. Ma a quanto pare non una o due volte, ma in molte occasioni i clienti percettori del bonus, nella città, avrebbero provato a utilizzare la loro prepagata anche per questi acquisti.

I titolari della tabaccheria, Giacomo Esposito e Gloria Ibisco, marito e moglie, hanno parlato al Messaggero della loro scelta. “Hanno il reddito di cittadinanza e si presentano qui per prendere le sigarette e i Gratta e vinci”, hanno lamentato i due. “Ricordo che una persona ha chiesto anche un pacco di sigarette e ha sostenuto di voler pagare con la carta del reddito sostenendo che il fumo è un vizio che deve essere esaudito così come il gioco. In quel caso ci siamo opposti ovviamente".

Comprare le sigarette non rientra nelle categorie di acquisti di beni e servizi essenziali che sono stati riconosciuti dallo Stato come riconducibili alle principali esigenze della famiglia, e che quindi si potrebbero pagare con la carta prepagata, e l'acquisto potrebbe comportare la perdita del contributo. Di norma lo Stato monitora però solamente il totale delle cifre spese, e non i singoli acquisti fatti, per una questione di privacy, ma in caso di irregolarità potrebbe essere chiesto un resoconto delle spese sostenute, e lì si potrebbe scoprire la cosa. La carta però consente di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile di cento euro, e di come vengono spesi quei soldi nessuno può davvero rendere conto.

Col reddito di cittadinanza non si può comprare proprio tutto

"Per privacy non possiamo sapere se chi si presenta alla cassa abbia il reddito oppure no, né naturalmente possiamo chiedere i documenti, però nei casi più evidenti è giusto che la nostra categoria si opponga”, hanno detto i due, aggiungendo: “Non siamo contrari al provvedimento, sia chiaro, perché davvero molte famiglie ne hanno bisogno. Però chi è beneficiario di questo sussidio statale dovrebbe utilizzarlo per altro”.

Episodi analoghi sono stati segnalati anche nelle tabaccherie della vicina Cerveteri. “Condivido in pieno il concetto che il reddito debba servire solo alle famiglie bisognose”, ha sostenuto Rocco Murgante, “ma sono convinto che spesso accade anche da noi che diversi cittadini giochino i numeri o prendano i Gratta e vinci con i soldi dello Stato. Però non possiamo fare i controllori. Chiaro, se un cliente lo ammettesse io mi rifiuterei”.

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