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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Simona, una vita per lo studio e un sogno spezzato: storia di una "ragazza-sorriso"

Estratto il corpo senza vita di Simona Carpignano dalle macerie del palazzo crollato: si era trasferita a Marsiglia sei mesi fa, dopo un periodo trascorso a Parigi, per continuare gli studi e trovare un lavoro

Su Facebook Simona Carpignano aveva un 'soprannome': "Sorriso". Non è difficile capire perché, guardando la foto diffusa dai suoi amici in un appello circolato sui social dal 5 novembre, da quando non si avevano più notizie della ragazza italiana finita nell'elenco dei dispersi che abitavano in uno dei palazzi crollati a Marsiglia.

Il suo corpo è stato estratto mercoledì pomeriggio dalle macerie dell'edificio dove abitava in rue d'Aubagne. Lo riferiscono alcuni amici pugliesi della giovane e due post pubblicati sulla pagina Facebook "Italiani a Marsiglia" da due persone che abitano nella città del sud della Fracia. Il padre di Simona sarebbe già giunto sul posto per il riconoscimento. 

"Una ragazza geniale, studia da noi. Ricordo quando ha festeggiato la sua laurea", ha detto stamattina in lacrime ai cronisti sul posto il cameriere di un bar che lavora vicino al luogo del disastro. Lui conosceva bene Simona Carpignano, trentenne originaria di Taranto, in Francia per continuare gli studi e trovare un lavoro stabile. Si era trasferita a Marsiglia circa sei mesi fa, dopo un periodo trascorso a Parigi, e viveva al terzo piano di uno degli edifici venuti giù lunedì mattina come un castello di sabbia (per cause ancora da accertare), al numero 65 di rue d'Aubagne, nel quartiere popolare di Noailles.

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Simona, una delle migliaia di giovani a cui viene affibbiata l'etichetta - a torto o a ragione, non sta a noi giudicare - di "cervelli in fuga", si era laureata in lingue all'università del Salento e successivamente aveva deciso di trasferirsi in Francia. Si era stabilita a Marsiglia con l'obiettivo di specializzarsi. In Francia aveva conseguito un master, una seconda laurea e aveva trovato un'occupazione "temporanea" come interprete. Amante della musica, del reggae, come testimoniano i suoi dreadlocks, e della Capoeira, sul suo profilo social si raccontava così: "Never Regret, Never Forget, The Gift From Above, Unconditional Love! O Maior é Deus Pequeno so eu!" ("Mai rimpiangere, mai dimenticare, il dono dall'alto, l'amore incondizionato. Dio è il più grande, io sono piccolo!").

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Già nella giornata di lunedì, su Facebook era stato diffuso un messaggio d’allerta da parte di alcuni conoscenti della ragazza. Questo il testo dell'appello: "Stamattina (lunedì, ndr) è crollato il palazzo in cui vive Simona a Marsiglia. Alle ore 9.30 circa. Non si hanno più notizie di Simona da questa mattina alle 8.30. Lei - scriveva un'amica della ragazza, in un post in cui allega una foto della dispersa - abitava al terzo piano del palazzo da 6 piani crollato". La giovane italiana, continuava il post, si chiama "Simona Carpignano, nata a Taranto il 14 luglio 1988 alta magra bionda (coi rasta), occhi azzurri. Aiutateci a ritrovarla".

I due palazzi crollati a Marsiglia

I fatti sono avvenuti lunedì mattina intorno alle 9.15. I media francesi hanno puntato il dito sul maltempo degli ultimi giorni, che avrebbe reso più vulnerabili le strutture, già fatiscenti, del quartiere Noailles, cuore della città. Ma le polemiche non mancano: "Sono le case dei poveri che crollano e non è un caso", ha dichiarato il capo degli Insoumis, Jean-Luc Mélenchon, lamentando quello che ha definito "uno strano odore di disinvoltura e di indifferenza alla povertà". La cause del crollo, tuttavia, sono ancora da accertare. I soccorritori, intanto, continuano a lavorare senza sosta. Il disastro potrebbe aver provocato tra le cinque e le otto vittime.

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