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Venerdì, 19 Aprile 2024
In Puglia / Foggia

Colpi di fucile contro l'auto dei migranti: "Biggie" ha perso un occhio

Sinayogo Boubakar ha perso l'uso di un occhio e ha il volto pieno di pallini esplosi dal fucile dei malviventi. Il maliano di 30 anni è stato ferito nella notte tra domenica e lunedì scorsi, in località Borgo La Rocca dai colpi sparati da un'auto in corsa. Ennesimo incendio a Borgo Mezzanone. La solidarietà dei militanti della Flai Cgil

Ha perso l'uso di un occhio e ha il volto pieno di pallini esplosi dal fucile dei malviventi Sinayogo Boubakar, noto come "Biggie". Il maliano di 30 anni è stato ferito nella notte tra domenica e lunedì scorsi, in località Borgo La Rocca nelle campagne del Foggiano: da un'auto in corsa sconosciuti hanno sparato colpi di fucile, caricato a pallini.

L'agguato contro l'auto a Borgo La Rocca e l'incendio a Borgo Mezzanone

Boubakar era su una vettura assieme ad altri due migranti. La perdita parziale della vista è stata comunicata da Daniele Iacovelli, segretario generale della Flai Cgil di Foggia, che interviene anche in merito all'incendio accidentale divampato ieri al Ghetto di Borgo Mezzanone e che ha distrutto sette baracche.

"Fortunatamente nessuna vittima questa volta, sarà l’ennesimo accadimento che tra  qualche giorno finirà nel dimenticatoio, l’ennesimo incidente che ha coinvolto un luogo lontano dagli occhi, che ha coinvolto uomini completamente invisibili, che nessuno riesce a vedere": così i militanti della Flai Cgil commentano l'incendio (l'ennesimo) avvenuto nel pomeriggio di ieri, sulla cosiddetta 'pista' di Borgo Mezzanone. "Ieri sera sera eravamo li, alcune baracche sono state distrutte, e grazie alla scarsità di vento ed al pronto intervento dei pompieri sicuramente si è scongiurato l’ennesimo dramma umano".

"Mattanza che non ha fine"

"Nella mattinata siamo stati in ospedale a parlare con i medici che stanno curando 'Biggie', Sinayogo Boubakar, il 30enne coinvolto nella sparatoria dell’altra notte: ha perso un occhio ed ha il viso pieno di 'pallini' esplosi dal fucile dei malviventi che hanno aggredito i tre lavoratori che stavano rientrando a 'casa' a Torretta Antonacci'".  Erano in auto quando un suv li ha affiancati. I colpi hanno infranto il finestrino della loro Opel. Poi la fuga. Una chiara minaccia che per il sindacato va letta come una ritorsione "per quanto accaduto nei giorni scorsi quando alcuni facinorosi hanno tentato di rubare il carburante". Biggie è iscritto al sindacato, è uno che sogna un futuro migliore, ha deciso di iscriversi al sindacato per provare a uscire dalla schiavitù del lavoro nero. "Un lavoratore di questa terra - dicono alla Flai Cgil di Foggia - come lo sono tutti i lavoratori che vivono in quel ghetto".

"Abbiamo chiesto al prefetto un incontro, un tavolo che ponga rimedio a questa mattanza che non ha fine - dice Iacovelli -. Ci sono responsabilità evidenti e chiare, ci ricordiamo benissimo le parole del Prefetto Raffale Grassi che con puntuale evidenza, in uno dei tanti incontri precisò che se su questa terra ci sono i caporali è perché servono a qualcuno". Poi il sindacalista annuncia che il 30 aprile parteciperanno a Bari allo sciopero dei lavoratori agricoli: "ci sarà con noi - dice - una delegazione del ghetto di Rignano e di Borgo Mezzanone per testimoniare quanto accaduto, che non può e non deve continuare". 

Dentro "la pista", una delle baraccopoli più grandi d'Italia serbatoio del caporalato

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