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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ryanair "si arrende" e riconosce anche i sindacati di hostess e steward

La compagnia: "A tempo debito verranno incontrati i sindacati del personale di volo". La Fit-Cisl: "Apertura positiva, vogliamo parlare dei problemi dei lavoratori Ryanair"

In pochi pensavano che anche un "osso duro" come O'Leary si sarebbe ammorbidito. E invece Ryanair adesso è pronta a riconoscere anche i sindacati di hostess e steward.

La compagnia irlandese riferisce che "questa settimana comincerà ad incontrare i rappresentanti dei piloti irlandesi, tedeschi e portoghesi. Con il nuovo anno sarà la volta dei sindacati piloti degli altri Paesi Ue e, a tempo debito, verranno incontrati i sindacati del personale di volo".

Ryanair "si piega" ai lavoratori e riconosce i sindacati dei piloti: "Ma basta scioperi"

Il 15 dicembre 2017 Ryanair aveva annunciato di aver scritto ai sindacati dei piloti in Irlanda, Regno Unito, Germania, Italia, Spagna e Portogallo, invitandoli alle trattative per il loro riconoscimento come organi rappresentativi dei piloti in ognuno dei questi paesi, purché vengano creati comitati di rappresentanza composti da piloti Ryanair per occuparsi delle questioni Ryanair, dato che la compagnia low cost più nota d'Europa non intende avere relazioni con piloti che volano per compagnie aeree concorrenti in Irlanda o altrove.

positiva l'apertura di Ryanair al dialogo anche con gli assistenti di volo e non solo con i piloti. Ora attendiamo i fatti e cioè di essere convocati quanto prima", con queste parole Antonio Piras, Segretario generale della Fit-Cisl, commenta il recente annuncio di Ryanair.

"Come Fit-Cisl - prosegue Piras - siamo stati il primo sindacato a lottare in Italia per i diritti dei lavoratori di Ryanair e il primo a indire uno sciopero il 7 novembre 2016. La Fit e la Cisl infatti sono sempre, per citare lo slogan del nostro ultimo Congresso, per la persona e per il lavoro. Abbiamo accolto positivamente che, dopo mesi di nostre battaglie, anche altri abbiano preso consapevolezza del problema. Con il vettore irlandese vogliamo parlare dei problemi di tutti i suoi lavoratori, piloti, assistenti di volo e tecnici ingegneri, e chiedere per tutti l'applicazione del contratto collettivo nazionale italiano di settore con i relativi diritti e le tutele".

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