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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Catania

Siria, attenzione alta sulla base di Sigonella

Degli aerei Usa e Nato sono decollati dalla base siciliana per una missione di sorveglianza sul confine siriano. Ordinaria amministrazione per l'aeroporto, che resta al centro dell'attenzione per il suo ruolo strategico nel Mediterraneo

Degli aerei spia americani e della Nato sono partiti dalla base di Sigonella, in Sicilia, per una missione di sorveglianza nella zona a ridosso dei confini siriani. Operazioni simili erano già avvenute nei giorni scorsi, quando vi erano stati un decollo e due atterraggi, uno dei quali di un velivolo militare italiano di rientro da un sorvolo di controllo su migranti sul mare Mediterraneo. Secondo quanto riporta l'Ansa, gli aerei in questione sono un velivolo da pattugliamento marittimo Boeing P-8A Poseidon americano - specializzato in missioni di ricognizione, sorveglianza ed antisom - e un aereo-radar Awacs della Nato, che hanno sorvolato l'area al largo delle coste siriane e vicino al confine turco-siriano.

Come conferma anche CataniaToday, rimane alta l'attenzione sulla base di Sigonella: la sua posizione strategica nel Mediterraneo rendono la base siciliana fondamentale per le operazioni Usa.  Nella base, che è sotto il controllo dell'aviazione militare italiana, lo stato di allerta è rimasto invariato. Ma non lo stato di attenzione esterna dopo l'attacco in Siria.

Il governo italiano, col premier Paolo Gentiloni, ha ribadito che "l'Italia non ha partecipato" all'attacco in Siria e che il supporto logistico fornito agli Stati Uniti "non poteva in alcun modo tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria". E' noto comunque che nei giorni scorsi aerei spia americani sarebbero decollati dalla base siciliana: sono aerei da ricognizione e intercettazione antisommergibile P-8A 'Poseidon' della Marina Usa recentemente dislocati a Sigonella, dove sono presenti anche aerei spia pilotati da remoto, i droni Global Hawk. 

Missili sulla Siria, le reazioni della politica italiana

La base di Sigonella, dove operano aerei della Marina Militare italiana con il compito di controllo dei flussi migratori dai paesi del Nordafrica verso il nostro Paese, ospita la Naval Air Station (Nas) della Marina statunitense, gigantesco ''supermarket'' mediterraneo per gli approvvigionamenti di Us Navy.

La base è una cittadella autosufficiente, con alcune migliaia di militari, che, insieme alle famiglie, formano una comunita' di circa cinquemila persone. Il personale della Us Navy alloggia sopratutto in residence sparpagliati attorno all'Etna. Sigonella e' stata la base di appoggio per gli Usa durante la guerra del Golfo con l' Iraq di Saddam Hussein nel febbraio del 1991.

Nel 1995 la base fu al centro della crisi Italia-Usa, quando il governo di Bettino Craxi rifiuto' di consegnare Abbu Abbas e quattro palestinesi, responsabili del dirottamento dell' ''Achille Lauro'' e della morte di un suo passeggero, Leo Klinghoffer, ebreo, cittadino Usa. L'aereo egiziano sul quale i palestinesi viaggiavano era stato intercettato in volo da caccia Usa e costretto ad atterrare a Sigonella.

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