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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il caso

Pino Daniele, giallo sui soccorsi: "Mio fratello poteva salvarsi"

E' giallo sui soccorsi a Pino Daniele, morto la scorsa notte colpito da un infarto all'età di 59 anni. L'artista si è sentito male, inizialmente ha fatto chiamare il 118 ma, poco prima che arrivasse l'ambulanza, avrebbe chiesto alla sua compagna di partire in auto per l'ospedale Sant'Eugenio di Roma. Il cardiologo: "La sua vita era appesa a un filo"

ROMA - Pino Daniele è arrivato già morto all'ospedale Sant'Eugenio di Roma. Inutile la corsa in auto dalla sua casa in Toscana, dove si era sentito male. In un primo momento, secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, era stata chiamata un'ambulanza, ma poi è stata fatta tornare indietro. "Se portato a Grosseto poteva salvarsi", dice il fratello Carmine a TgCom24, mentre il cardiologo di fiducia, interpellato dall'Ansa, ricorda che "la sua vita era appesa a un filo".

E' giallo, dunque, sui soccorsi al cantautore napoletano morto la scorsa notte colpito da un infarto, all'età di 59 anni. L'artista si è sentito male, inizialmente ha fatto chiamare il 118, ma, poco prima che arrivasse l'ambulanza, avrebbe chiesto alla sua compagna di partire in auto per l'ospedale Sant'Eugenio di Roma: sono state queste le ultime ore della sua vita.

LA RICOSTRUZIONE - Pino Daniele si trovava in Toscana, in un podere della Maremma tra Magliano e Orbetello. L'ambulanza in realtà non è mai arrivata dentro la proprietà, perché quando i sanitari hanno ricontattato l'abitazione per farsi accendere le luci, è stato loro spiegato che la persona che aveva chiesto il soccorso aveva preferito dirigersi a Roma. Intorno alle 21.15 è stato chiamato il 118 che, spiega la Asl di Grosseto, ha inviato un'ambulanza con un medico che però, prima di arrivare a casa del cantante, è stata fermata quando si trovava non lontano dall'abitazione. Da quanto spiegato sempre dalla Asl, nel corso di una telefonata fatta dai sanitari dell'equipaggio, che chiedevano precisazioni sull'indirizzo, una decina di minuti dopo la richiesta di soccorso al numero che aveva allertato il 118, è stato spiegato che la persona che doveva essere soccorsa aveva deciso di andare a Roma. Un viaggio probabilmente troppo lungo per quelle che erano le condizioni del cantante in quel momento. "Quando Pino Daniele è arrivato nel nostro ospedale la situazione era talmente grave che subito è stato sottoposto a rianimazione cardiorespiratoria - ha spiegato Carlo Saitto, direttore generale Asl Roma C Sant'Eugenio - purtroppo però dopo pochi minuti si è constatato il decesso".

LE PAROLE DEL FRATELLO - "Il primo intoppo è stato non fermarsi all'ospedale di Grosseto. Poteva salvarsi". A dirlo è Carmine, uno dei fratelli di Pino Daniele, fuori l'obitorio dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma. "Ho sentito Pino qualche giorno fa, dopo Capodanno, stava bene - ha continuato -. Purtroppo in famiglia siamo sei fratelli, tutti cardiopatici. Pino voleva farsi visitare dal suo cardiologo di fiducia, il primario di questo ospedale, un amico".

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IL SUO CARDIOLOGO - La vita di Pino Daniele "era appesa a un filo e lui lo sapeva bene. Ogni giorno era un giorno di vita in più guadagnato". Sono le parole riferite all'Ansa dal cardiologo che aveva in cura il cantante, Achille Gaspardone, Direttore UOC di Cardiologia all'Ospedale S. Eugenio, che esprime "grandissima tristezza", pur sottolineando che "purtroppo, la fine era nell'evoluzione stessa della malattia" dell'artista. Il cardiologo ha anche confermato che il cantante "è giunto cadavere al Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Eugenio. Sono state fatte tutte le manovre di rianimazione ma Pino Daniele era già morto".

Intanto si è appreso che i funerali del cantautore si svolgeranno mercoledì mattina alle 12 al santuario del Divino Amore a Roma. Lo ha detto padre Renzo, sacerdote amico di famiglia che officerà la messa, lasciando l'obitorio dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma. "E' stato scelto il Santuario - spiega padre Renzo - perché è molto grande e può accogliere numerose persone. Conoscevo Pino Daniele da tempo, ho anche sposato il figlio". Poi, sempre secondo padre Renzo, l'artista dovrebbe essere sepolto in Toscana.

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