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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso / Rimini

Accoltellò sei persone tra cui un bambino, assolto: "Così saltano pure i risarcimenti"

Somale Duula, il 26enne somalo che seminò il terrore su un autobus e per le strade di Rimini è stato giudicato incapace di intendere e volere

Assolto perché ritenuto totalmente incapace di intendere e volere Somale Duula, il 27enne somalo difeso dall'avvocato Maria Riveccio che seminò il terrore su un autobus e per le strade di Rimini l'11 settembre del 2021 che accoltellò 6 persone tra cui un bambino di 5 anni. Allo stesso tempo il gup Raffaella Ceccarelli, alla luce della perizia psichiatrica a cui lo straniero è stato sottoposto lo scorso novembre e che lo ha dichiarato un soggetto altamente pericoloso e affetto da una grave patologia di schizofrenia paranoide che lo porterebbe a compiere gli stessi atti, ha stabilito che il 26enne debba rimanere per 8 anni nella Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza dove si trova attualmente.

"Il problema - ha commentato l'avvocato Maurizio Ghinelli che segue i famigliari del piccolo Tamin che ha riportato serie lesioni permanenti da un fendente alla gola - adesso è il risarcimento del danno riportato dal bambino perché, in assenza di condanna, il giudice non si può esprimere in sede civile. In questa stessa situazione ci sono anche gli altri 5 feriti di cui, due, in maniera grave e per i quali il pubblico ministero aveva contestato il tentato omicidio. Non potendo accedere al fondo delle vittime delle violenze, proprio per lo stesso motivo, attenderemo di conoscere le motivazioni della sentenza e poi chiederemo che a rispondere dei comportamenti del 27enne sia il soggetto che avrebbe dovuto controllarlo".

Il papà di Tamin: "Non lo perdoneremo mai per quello che ha fatto"

Quel tardo pomeriggio dell'11 di settembre Duula era stato fermato su un bus perché trovato senza biglietto. Le pratiche per identificarlo avevano visto i due addetti cercare di fotografarlo e, a questo punto, il 27enne si era scatenato. Nel suo zaino aveva una serie di posate, tra cui dei coltelli, con i quali aveva aggredito le due accertatrici una al collo e, l'altra, alla spalla sotto gli occhi terrorizzati degli altri passeggeri urlando frasi sconnesse mentre il guidatore, appena si è reso conto di quello che stava accadendo, aveva bloccato l'autobus e aperto le porte. Duula era quindi fuggito cercando prima di salire a bordo di una vettura che viaggiava dietro al mezzo pubblico per poi infilarsi nell'area dell'ex colonia "Novarese" e per scappare in direzione del centro città. Durante il tragitto, sempre con lo stesso coltello, aveva aggredito altre tre persone di cui una in maniera grave.

Nel frattempo era iniziata la caccia all'uomo da parte delle Volanti della polizia di Stato con gli agenti che avevano rintracciato il 27enne non prima, però, che l'esagitato aggredisse mamma e figlio. Il piccolo Tamin, all'epoca di 5 anni, era stato colpito con un fendente alla gola. Il bambino, trasportato d'urgenza all'ospedale Infermi di Rimini, era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ricostruire la carotide e solo dopo alcuni giorni di degenza era stato dichiarato fuori pericolo.

"Aveva già dato segni di violenza: perché girava liberamente?"

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