Migranti, sondaggi: "La maggioranza degli italiani vuole blocco totale degli sbarchi"
Secondo una indagine condotta da Swg in un anno il sentimento dell'opinione pubblica verso i migranti si è "inasprito e ha assunto toni e atteggiamenti sempre piu ansiosi, con tratti di apprensione e rabbia"
La maggioranza degli italiani è favorevole al "blocco totale" degli ingressi degli immigrati. E' quel che emerge da una indagine condotta da Swg e pubblicata in uno speciale "Il clima sui migranti" su PoliticAPP, che rileva che in un anno il sentimento dell'opinione pubblica verso i migranti si è "inasprito e ha assunto toni e atteggiamenti sempre piu ansiosi, con tratti di apprensione e rabbia".
SONDAGGI ACCOGLIENZA MIGRANTI
Poco meno di un anno fa, nel settembre del 2016, il 43% degli italiani riteneva necessario accogliere e smistare i migranti che giungevano sulle nostre coste, oggi questa percentuale è scesa al 33% (meno 10 punti), mentre il 67% delle persone (erano il 57% un anno fa) si suddivide tra i fautori del blocco degli sbarchi (45%) e i sostenitori del rimpatrio immediato (22%).
Sostenitori dello stop agli sbarchi sono il 96% degli elettori della Lega Nord, il 70% dei pentastellati, il 79% dei berlusconiani, ma anche il 52% degli elettori del PD e il 62% degli indecisi.
BLOCCO NAVALE MEDITERRANEO
La contrarietà alle azioni di accoglienza e smistamento andrebbe, secondo lo studio, di pari passo con l'ampio sostegno alle ipotesi di blocco navale nel Mediterraneo. Anche in questo caso il quadro e in evoluzione e, da aprile 2017 a oggi, i fautori del blocco navale sono lievitati dal 59% al 61%.
In generale, sottolinea l'indagine Swg, nel corso dell'ultimo anno, il sentimento di avversione verso i flussi migratori ha mutato di intensità. Oggi, la maggioranza dell'opinione pubblica, è schiarata, infatti, su posizioni favorevoli allo stop totale dei flussi (54%), con un salto di sei punti rispetto a gennaio 2017 (era al 48%).
Le "pulsioni più serranti", verrebbero proprio dai ceti medio-bassi. "Le pulsioni serranti, le simpatie per ricette dure e semplificatorie, - si legge nell'indagine - stanno trovando terreno fertile ed espansivo nelle classi medio-basse, nel ceto medio colpito dalla crisi e infragilito nella sua identità sociale, nelle terre economicamente martoriate del Sud e delle Isole".