rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Delusione

Lo sfogo della sorella di Meredith Kercher: "Guede non ha ucciso da solo, gli altri dove sono?"

Stephanie Kercher torna a parlare del delitto di Perugia: "Il ragionamento dei giudici non coincide con l'esito del processo. Nella conclusione vedo tante domande e poche risposte" 

"La sentenza di condanna di Guede diceva che lui era coinvolto nell’omicidio assieme ad altri ma dove sono gli altri? Nella conclusione di questo processo io vedo molte domande senza risposte''. A parlare è Stephanie, la sorella di Meredith Kercher, la 21enne uccisa a Perugia la sera del 1° novembre 2007, tornata nuovamente sulla discussa sentenza che ha visto assolti Amanda Knox e Raffaele Sollecito, oltre a Rudy Guede, condannato per concorso in omicidio: ''Il passare del tempo non attenua niente e rimane in me un profondo senso di delusione perché il ragionamento dei giudici non coincide con l’esito del processo".

"Che si creda all' innocenza o alla colpevolezza degli accusati - ha sottolineato Stephanie Kercher - ci sono ancora delle contraddizioni, per non parlare del fatto che non ci è mai stato comunicato nulla di ulteriori investigazioni su altre possibili parti coinvolte. Rudy Guede, che al momento sta scontando la sua sentenza, è stato condannato sulla base di non aver agito da solo, ma non essendoci nessun altro a processo o condannato, questo ci fa avere molte domane sia a noi come famiglia sia a chi sta seguendo il caso".  

L'incontro tra Amanda Knox e Sollecito

In un'intervista al Corriere della Sera, la sorella di Meredith ha anche commentato l'incontro avvenuto in estate in Italia tra Amanda Knox e Raffaele Sollecito: ''Diciamo che avrei apprezzato di più se per il 15esimo anniversario della morte di Mez l’attenzione dei media si fosse concentrata sul ricordo di lei''. Quando ricorda la Meredith, Stephanier ripensa al ''suo sorriso: una cosa memorabile. Ed è contagioso quando guardo le sue fotografie''. Mez, dice, ''era molto divertente, intelligente e premurosa con gli amici e con la famiglia, specialmente con mia madre. Se chiudo gli occhi posso ancora vederla, sentirla... Il vuoto che ha lasciato non potrà mai essere colmato. Il dolore rimane anche se passa il tempo. Ci sarà sempre posto per lei nei miei pensieri e nel mio cuore''.

''La durata stessa del processo è stata una ferita che ha reso più difficile elaborare il lutto - conclude - Assistere alle udienze è stata ogni volta una sofferenza, e soprattutto per i miei genitori è stata durissima''.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lo sfogo della sorella di Meredith Kercher: "Guede non ha ucciso da solo, gli altri dove sono?"

Today è in caricamento