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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'aggressione / Napoli

Sorelle sfregiate con l'acido in strada: c'è la svolta

La zia delle due giovani di 17 e 24 anni si è costituita. All'origine del gesto gravi dissidi familiari. Il raid è stato messo a segno con cinque amici non ancora identificati

Su di lei si era probabilmente già concentrata da giorni l'attenzione degli inquirenti, forse ha sentito che il cerchio si stava stringendo sempre più. Una donna di 22 anni, la zia delle due sorelle di 17 e 24 anni sfregiate con l'acido a Napoli, si è costituita. La giovane, zia delle due sorelle e sorellastra della loro madre per parte di padre, è andata in questura per dichiarare di essere stata lei l'autrice del gesto, che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi per le nipoti. La bottiglia di acido ha ferito le due sorelle sulle guance e sulle braccia.

Gli investigatori l'hanno sentita per ore, in presenza del suo avvocato, lei ha risposto e non avrebbe potuto negare le prove evidenti rappresentatele. Le viene contestato, in concorso, il reato di "deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti del viso". Alla base del gesto ci sarebbero imprcisati gravi dissidi familiari. La donna è stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria. L'attenzione degli investigatori si concentrerà ora sulle altre persone che hanno preso parte all'agguato. Il raid è stato messo a segno con cinque amici (di cui due ragazze) che per ora non sono stati identificati. 

Non era la prima volta che le due vittime dell'agguato erano finite nel mirino. Il primo avvertimento lo avevano ricevuto tre settimane fa, quando le fiamme hanno avvolto la loro Smart. Dalle indagini sarebbe poi emerso che i social avrebbero esacerbato gli animi, fino all'aggressione con l'acido. Il reato ipotizzato è grave, prevede pene tra 8 e 14 anni di reclusione. Gli inquirenti hanno passato al setaccio i profili social delle persone coinvolte nell'aggressione, il movente dell'aggrssione va ricercato all’interno della famiglia allargata delle due sorelle: liti e tensioni personali causate da difficili rapporti familiari tra il nonno e le sue tre figlie, rancori di famiglia che trovavano sfogo sui social da tempo. I messaggi e i post su Facebook si sono susseguiti fino a poche ore prima dell'agguato di Corso Amedeo di Savoia.

Le lesioni riportate dalle due giovani non sono gravissime, ma ci vorrà l’intervento del chirurgo plastico. Oggi in prefettura a Napoli ci sarà il Comitato per l’ordine e la sicurezza annunciato ieri dal sindaco Manfredi per analizzare vari episodi di criminalità degli ultimi mesi.

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