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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Bar, mensa, corsi di lingua: tutte le spese del M5S on line

Sul web tutte le spese di ogni singolo parlamentare grillino e il calcolo dei soldi risparmiati: circa due milioni e mezzo di euro che finanzieranno le piccole e medie imprese

"Tu parli, noi abbiamo fatto e faremo". Così il Movimento 5 Stelle si rivolge al Pd mentre mostra come la sua promessa di restituire i soldi degli stipendi parlamentari sia andata in porto.

Da luglio a ottobre deputati e senatori del Movimento avrebbero risparmiato sui propri stipendi circa due milioni e mezzo di euro, che andranno nel fondo di garanzia statale per le piccole e medie imprese. Questo sarà l'obiettivo dei grillini: risparmiare per poter mensilmente versare contributi al PMI.

Il fondo era stato richiesto dal movimento in occasione del secondo Restitution Day, giornata in cui dall'accampata sotto il ministero della Finanza era stata annunciata la restituzione dei due milioni e mezzo di euro.

Tutti i dati sono consultabili sul sito tirendiconto.it in cui è possibile visionare anche le spese di ogni singolo parlamentare. In totale i grillini calcolano che dall'inizio della legislatura sarebbero stati restituiti 4 milioni di euro che si sommano ai 42 milioni di rimborsi elettorali a cui il movimento ha rinunciato.

Il taglio delle spese è sempre stato il pallino dei grillini, sin dalla campagna elettorale e durante tutta la legislatura: in occasione della discussione del bilancio di Palazzo Madama, il Movimento a 5 Stelle aveva avanzato diverse proposte per la riduzione degli sprechi in Senato.

In effetti una delle loro proposte per il movimento è già diventata realtà: la rendicontazione on-line delle spese degli onorevoli. Ovviamente il sogno del movimento è quello di rendere obbligatorio questo metodo per i deputati di tutti i partiti. Se si osserva bene la pagina web dove sono pubblicate tutte le rendicontazioni si nota subito che i deputati che ancora non hanno reso pubbliche le proprie sono 'penalizzati' da un avatar leggermente oscurato.

Nei mesi scorsi diversi sono stati i dossier del movimento che riguardavano le spese parlamentari: dal dossier che mostrava come il Parlamento costasse ai contribuenti 784 milioni di euro l'anno, all'apertura della 'scatola di tonno' della questore di Palazzo Madama Laura Bottici che aveva svelato le cifre delle spese in Senato.

Vengono riportate tutte le spese, anche quelle più marginali: ad esempio sappiamo che Vito Crimi spende 239,30 tra mensa e bar, l'onorevole Cioffi spende di viaggi e trasporti circa 2.101,37 euro, Di Battista che fa parte della Commissione Esteri segnala il fondo solidarietà e circa 440 euro per un corso di lingua.

In tutto il gruppo Senato ha speso 653.254,49 euro per il quadrimestre mentre la Camera 664.557,66, per la rendicontazione che arriva fino a Settembre 2013. I dati verranno ancora aggiornati nei prossimi mesi.

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