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Sabato, 9 Dicembre 2023
Cresce l'allerta / Napoli

Spinaci contaminati da mandragora: "Non mangiate quelli freschi"

Il Comune di Napoli prede provvedimenti dopo che diverse persone sono finite in ospedale. Divieti anche per le mense scolastiche a Caserta. Prodotti ritirati dal mercato

Massima allerta nel Napoletano dopo che almeno dieci persone sono finite in ospedale per avvelenamento da mandragora. Anche il Comune di Napoli innalza il livello di allerta e corre ai ripari dopo che l'erba velenosa è entrata nella catena della distribuzione alimentare. "Si ribadisce l'invito ai cittadini a non consumare spinaci freschi ma solo surgelati fino a definizione della questione", si legge in una nota. "Gli assessori alla Salute, Santagada, e al Commercio, Armato, stanno seguendo costantemente l'evolversi della situazione", spiegano da Palazzo San Giacomo.

L'allarme mandragora e i ricoveri

L'allarme è scattato ieri, quando si è diffusa la notizia di cinque persone dell'area flegrea rimaste intossicate. Le vittime dell'avvelenamento sono poi diventate dieci, una delle quali (un 44enne) peraltro in condizioni molto gravi per soffocamento. Si tratta di appartenenti a due nuclei familiari, di Quarto e Monte di Procida.

Spinaci tolti dal mercato

Le foglie della mandragora somigliano a quelle degli spinaci o alcuni tipi di lattuga. L'ipotesi è che siano state commercializzate da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio e Avezzano. Proseguono le indagini per risalire a eventuali ulteriori grossisti. Il Centro agroalimentare di Napoli ha già attivato le procedure di ritiro dal mercato del prodotto. Diramata anche l'allerta in tutti gli altri ospedali della regione per i pazienti che possano presentarsi al triage o fossero ricoverati con sintomi simili (tra cui le allucinazioni) a quelli dei dieci pazienti del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

Niente spinaci a scuola

L'Asl di Caserta ha stabilito che "ortaggi a foglia larga freschi, compresi gli spinaci acquistati nelle ultime 48 ore, non dovranno essere inseriti nelle tabelle dietetiche per il consumo alimentare nelle mense scolastiche". 

Avvelenamento da mandragora, i sintomi

Luigi Sparano e Corrado Calamaro della sezione napoletana della Federazione italiana medici di medicina generale ieri hanno spiegato che stanno prestando attenzione all'evolversi della situazione. "È importante ricordare ai cittadini che in caso di una sospetta intossicazione - spiegano i medici - è bene consultare il proprio medico di famiglia, e proprio il medico di famiglia provvederà, se necessario per una sintomatologia importante, a consigliare un accesso al pronto soccorso". 

I medici di famiglia della Fimmg ricordano anche i sintomi principali ai quali è bene prestare attenzione: "I campanelli d’allarme sono quelli classici di una grave azione neurotossica, quindi un’eventuale e inspiegabile sonnolenza, confusione mentale, tachicardia, vista annebbiata, secchezza delle fauci, nausea, vomito, aumento della temperatura corporea".

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