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Mercoledì, 24 Aprile 2024
il caso

Parla la moglie di Enzo Costanza: "Io l'ho già perdonato, è stato bravissimo"

Era diretto a Santiago de Compostela, Enzo Costanza, il 38enne di Orbassano (Torino) che martedì era scomparso con il figlio neonato. La moglie Stefania Ciasullo l'ha già perdonato: "E’ sempre stato un padre molto amorevole. E' riuscito ad esserlo anche in questo momento di grande sbandamento personale"

La fuga di Enzo Costanza con il figlioletto di pochi giorni è finita, e la moglie è pronta a perdonarla. Anzi, l'ha già fatto. Per Stefania Ciasullo è la fine di un incubo: "Ora sto molto meglio", dice al quotidiano La Stampa. "Grazie. Grazie a chi ha lavorato alle ricerche. Grazie ai carabinieri. E grazie anche a mio marito...". Nessun rancore, nessuna voglia di rivalsa, di vendetta. Tutto è bene quel che finisce bene. "E’ sempre stato un padre molto amorevole. E’ riuscito ad esserlo anche in questo momento di grande sbandamento personale. Spero stia bene, io lo perdono".

Era diretto a Santiago de Compostela, Enzo Costanza, il 38enne di Orbassano (Torino) che martedì era scomparso con il figlio neonato. Interrogato dalla polizia di Albacete in Spagna, dove è stato fermato, l'uomo ha detto: "Volevo andare a Santiago de Compostela". Interrogato con un interprete e assistito da un avvocato d'ufficio, l'impiegato di Orbassano, a quanto trapela, ha inoltre aggiunto: "Mi sono preso cura del bambino l'ho trattato bene". Secondo quanto riferiscono i Carabinieri di Torino, che hanno collaborato con la polizia spagnola, Costanza è stato dapprima dichiarato in stato di "detenciòn" per sottrazione di minore poi scarcerato dopo un'udienza lampo.

Nel corso della fuga Enzo Costanza aveva acceso il cellulare solo per chiamare la moglie: "Stiamo bene - ha detto - non essere preoccupata. Fra un po’ ti restituisco il piccolo. Quanto a me, non so...". "Cosa significa che non sai?", ha domandato la moglie. "Non so quello che farò di me...". Oggi i carabinieri possono raccontare che c'erano due cose "li avevano fatti ben sperare" in questi giorni di fuga verso la Spagna. "La prima è che Enzo Costanza fosse molto attento e lucido, visto che negli alberghi ha sempre pagato in contanti per non farsi tracciare. La seconda è che i suoi spostamenti iniziavano di prima mattina, segno che il bambino era vivo e reclamava del cibo".

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