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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Bergamo

Stefania, uccisa dalla rivale in amore: l'ombra di una trappola

Proseguono le indagini sull'omicidio della mamma di 43 anni di Gorlago. Una donna di 44 anni ha confessato, ma le indagini proseguono. Un amico dell'omicida ha portato la vittima nella casa dell'ex amante del marito: solo in seguito ha scoperto cosa era successo

Assume contorni sempre più inquietanti l'omicidio di Stefania Crotti, la mamma 43enne di Gorlago, nel bergamasco, scomparsa la settimana scorsa e trovata carbonizzata a Erbasco, in provincia di Brescia tra venerdì e sabato. A confessare l'omicidio è stata Chiara Alessandri, 44 anni, residente a poche centinaia di metri dall'abitazione della vittima. La donna avrebbe ucciso Stefania perché sua rivale in amore, in virtù di una presunta relazione avuta con il marito della vittima. Le indagini proseguono e resta da chiarire diversi punti.

Omicidio Stefania Crotti: l'ombra di una trappola

Gli inquirenti stanno anche indagando anche sulla pista del delitto premeditato. Da quanto è emerso, a prelevare Stefania Crotti all'uscita dal lavoro sarebbe stato un amico di Chiara Alessandri, la donna rea confessa dell'omicidio. Fatta salire con una scusa sull'auto, Stefania è stata portata dall'uomo presso l'abitazione della Alessandri, desiderosa, a detta dell'amico, di chiarirsi con la donna che le aveva "rubato" l'amore. A confermare l'estraneità dell'uomo con l'assassinio ci sarebbe la sua deposizione spontanea presso i carabinieri. Una volta appresa la scomparsa di Stefania infatti l'uomo si è recato dai carabinieri per rivelare il "piacere" che aveva compito per Chiara. 

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L'omicidio nel garage

L'omicidio sarebbe avvenuto nel garage della casa della Alessandri, probabilmente con un martello, lo stesso ritrovato nei pressi del cadavere carbonizzato nel vigneto di Erbusco. Proprio il luogo del tentativo di cremazione, e le analisi dei filmati dei caselli dell'autostrada, sarebbe un elemento centrale per l'ipotesi - da confermare - della premeditazione: secondo quanto emerso, pare che la Alessandri nei giorni precedenti al ritrovamento del cadavere abbia compiuto diversi viaggi dalla Bergamasca fino ad Erbusco, forse con l'obiettivo di individuare un luogo idoneo al suo scopo. Al momento  non risultano altri indagati per questa vicenda anche se si cerca di capire se qualcuno possa avere aiutato Alessandri nelle varie fasi dell'omicidio della 42enne, uccisa e data alle fiamme.

Stefania Crotti, l'omicida nega di aver dato il corpo alle fiamme

Pur ammettendo davanti ai Carabinieri di aver ucciso la 'rivale' 42enne, Chiara Alessandri invece ha negato di averne dato il corpo alle fiamme, anche se l'accusa nei suoi confronti è di omicidio e di distruzione di cadavere. La donna sostanzialmente avrebbe spiegato agli inquirenti che con Stefania Crotti avrebbe voluto "solo un chiarimento", viste le chiacchiere in paese su quella relazione tra lei e il marito, finita quando Stefano Del Bello aveva deciso di tornare con la moglie, ma che poi la discussione è degenerata in lite e quindi nell'omicidio. Una ricostruzione che però non sembra aver convinto gli inquirenti, secondo cui alcuni elementi di indagine tenderebbero a far ritenere il delitto premeditato e pianificato in precedenza. Ancora tutta da chiarire anche la dinamica dell'omicidio e se effettivamente la vittima sia stata uccisa a martellate (il martello è stato trovato sotto il cadavere carbonizzato): sarà l'autopsia a fare chiarezza su questo punto.

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