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Giovedì, 25 Aprile 2024
Stava scalando in solitaria / Udine

Fine delle speranze: trovato morto il ragazzo di 25 anni disperso sulle Alpi Giulie

Il corpo del giovane, residente nel Padovano, è stato trovato in fondo a una buca. A dare l'allarme è stato il gestore di un rifugio che non l'ha visto rientrare

È stato trovato morto il ragazzo di 25 anni disperso da ieri sullo Jôf Fuart, sulle Alpi Giulie. Si tratta di Stefano Bazzacco residente con la famiglia a Tombolo, in provincia di Padova. Il rinvenimento è avvenuto a Malborghetto Valbruna (Udine). Grazie al fiuto del cane Asia che è stato portato sul nevaio sottostante l'attacco dello Spigolo Deye Peters, la via che il giovane aveva intenzione di scalare in solitaria, è stato possibile concentrarsi su una buca presente sul manto e individuare il corpo sul fondo della stessa buca.

I tecnici del Soccorso Alpino si sono calati per una decina di metri e e lo hanno recuperato riportandolo in superficie. Si è atteso l'arrivo del medico legale per la constatazione del decesso. 

Stefano Bazzacco in montagna-2-2

La ricostruzione

Le ricerche sono scattate dopo le 21 di ieri, mercoledì 21 settembre. A dare l'allarme è stato il gestore del Rifugio Pellarini che ha riferito al 112 del mancato rientro di un giovane partito alle 5 di mattina dal rifugio con l'intenzione di scalare da solo lo spigolo Deye Peters, una nota e difficile via di arrampicata che risale lo sperone Nord est della Torre delle Madri dei Camosci. Il gestore, riferisce PadovaOggi, avrebbe anche tentato di dissuadere il giovane dal suo intento, senza riuscirvi. Per tutta la giornata il gestore ha controllato lo sperone con il binocolo, senza però vedere nessuno. 

I soccorsi sono partiti immediatamente. È stata attivata la stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e la Guardia di Finanza: sei tecnici si sono portati in quota al Pellarini per perlustrare l'attacco della via con le torce, mentre alle prime luci dell'alba è decollato da Tolmezzo l'elicottero della Protezione Civile Fvg. Nella tarda mattinata è arrivato il tragico ritrovamento. 

Chi era la vittima

Stefano Bazzacco aveva 25 anni e viveva in via Baracca ad Onara di Tombolo. La sua grande passione era la montagna. Lascia nello strazio il papà felice e la mamma Elisa oltre a due sorelle, Giulia e Noemi. La notizia della sua morte, scrive il collega Cesare Arcolini su PadovaOggi, si è diffusa subito dopo pranzo lasciando nello strazio amici e parenti che lo adoravano per i suoi modi gentili, la sua eleganza e un modo comunque originale di vivere la vita. La vittima del grave incidente avvenuto in montagna, per stessa ammissione delle sue persone più care, era felice e gratificato quando si trovava in alta quota. Non era spericolato, ma amava spingersi sempre oltre. Affrontare scalate sempre più complicate, conoscere i propri limiti e superarli. Il tutto in nome di un amore senza eguali per la montagna e la libertà. 

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