Manager pubblici strapagati: chi sono e quanto guadagnano i Paperoni di Stato
Dal rapporto annuale di Palazzo Chigi, pubblicato su Il Fatto quotidiano, emergono redditi e patrimoni dei superburocrati d'Italia: ecco nomi e guadagni dei dirigenti dello Stato e della Pubblica amministrazione
ROMA - Non solo i deputati: anche presidenti, vicepresidenti, amministratori delegati e direttori generali devono comunicare redditi e patrimoni ogni anno. E' un obbligo di legge. Il Fatto quotidiano pubblica il bollettino in formato pdf stilato dalla Presidenza del Consiglio con tutti i redditi e i patrimoni dei dirigenti dello Stato e della Pubblica amministrazione, degli enti pubblici, delle aziende autonome e speciali, e delle controllate dallo Stato con più del 20% del capitale.
I dati sui redditi, resi pubblici in ritardo, sono del 2012 (e quindi si riferiscono all'anno di imposta 2011). Ci sono tutti i grandi manager pubblici "Paperoni di Stato". Da Mauro Moretti (amministratore delle Ferrovie dello Stato) ad Attilio Befera (capo di Equitalia ed Agenzia delle Entrate):
Non poteva mancare Antonio Mastrapasqua, il presidente dell’Inps che ha dichiarato un milione 174 mila e 308 euro, (il direttore generale dell’Inps Paolo Nori si ferma a 227 mila euro) nonostante abbia dovuto rinunciare a qualcuna delle sue cariche nel 2011. Mastrapasqua non ha subito variazioni nel suo patrimonio che comprende tre immobili a Roma e quindi non dichiara nulla in merito
Non se la passa certo peggio Mauro Moretti, che dichiara al Fisco un milione e 46mila euro. "L’allora presidente dell’Anas Pietro Ciucci - scrive Marco Lillo - dichiarava 817 mila e 481 euro qualche piccolo pacchetto di azioni Unicredit (30 mila) Finmeccanica (mille) e Generali (3.760) mentre Giuseppe Bonomi, presidente della Sea, dichiara 864 mila e 899 euro più l’acquisto di una Volkswagen Polo usata del 2008". Non male, no?