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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Latina

Latina, Capasso aveva pianificato la strage: soldi per i funerali e lettere d'addio

Potrebbe essere risvegliata oggi Antonietta Gargiulo, ancora ignara della sorte delle figlie, colpite dal padre una al cuore e l'altra con sei colpi alle spalle

Luigi Capasso aveva pianificato sin nei dettagli la strage, lasciando in una busta i soldi per i funerali. Il carabiniere mercoledì ha impugnato la sua arma di ordinanza e tentato di uccidere la ex moglie Antonietta Gargiulo sparandole tre colpi, poi ha ucciso brutalmente le due figlie che erano in camera e poi si è tolto la vita. 

Strage premeditata

Lettere indirizzate ai familiari sono state ritrovate dai carabinieri nell’appartamento di via Collini dei Pini: l'uomo aveva scritto ai fratelli e alla madre. Nelle lettere sono stati trovati assegni con le somme ripartite per tutti e i soldi per sostenere le spese dei quattro funerali. Un’azione premeditata nei dettagli dunque e consolidata nelle ore trascorse dalla fine del suo servizio alla caserma di Velletri fino alle 5,20, quando Capasso ha sparato ad Antonietta dopo averla attesa nel garage. Il carabiniere è poi salito in casa della ex moglie, ha sparato probabilmente prima alla figlia più piccola che dormiva nel letto della madre e poi alla più grande, uccidendola nella sua camera, davanti al letto, forse mentre cercava di scappare. Ha poi trascorso lunghe ore in quell’appartamento, con i cadaveri delle bambine nelle stanze, prima di decidere di togliersi la vita.

Capasso era stato dichiarato idoneo al servizio solo qualche mese fa. L’Arma gli aveva offerto un sostegno psicologico per aiutarlo a superare la separazione, ma lui lo aveva rifiutato e i colloqui successivi con una commissione lo avevano dichiarato idoneo. Potrebbe essere risvegliata oggi Antonietta Gargiulo, ancora ignara della sorte delle figlie, colpite dal padre una al cuore e l'altra con sei colpi alle spalle.

Il comunicato dell'Arma dei Carabinieri

Sono due le indagini, che procedono parallelamente, della Procura di Latina e della Procura militare. L’Arma dei carabinieri intanto "sta fornendo all'Autorità giudiziaria la massima collaborazione investigativa e ogni informazione in suo possesso – spiega in una nota ufficiale - e ha disposto per gli aspetti di propria competenza l'esecuzione di una rapida inchiesta, tesa ad accertare i fatti con puntualità e trasparenza". "Questa procedura ulteriore rispetto al procedimento già avviato dall'Autorità giudiziaria – precisa ancora L’Arma - porterà a una completa conoscenza della vicenda e all'adozione dei provvedimenti che si renderanno necessari. La grave tragedia familiare avvenuta a Cisterna di Latina – prosegue il comunicato - impone l'obbligo di verificare se le autorità gerarchiche e sanitarie competenti a valutare il comportamento e la condizione psicofisica dell'appuntato Luigi Capasso avessero elementi sufficienti per prevedere quanto purtroppo è accaduto, nonché se sia stato fatto tutto ciò che la legge consentiva a tutela della consorte e, per estensione, dell'intero nucleo familiare".

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