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Giovedì, 25 Aprile 2024
La svolta

Strage di Ravanusa: arrivano i primi avvisi di garanzia

"Atti dovuti" firmati dal procuratore capo Luigi Patronaggio e dall'aggiunto Salvatore Vella

Ci sono degli indagati nell’ambito dell’inchiesta della strade di Ravanusa, la cittadina della provincia di Agrigento in cui l’11 dicembre scorso esplose un’intera palazzina, provocando la morte di nove persone, tra cui una donna al nono mesi di gravidanza. La Procura di Agrigento ha infatti notificato avvisi di garanzia ai vertici di Italgas, sia regionali che nazionali in vista di un accertamento unico e irripetibile previsto per il prossimo 4 gennaio. Dunque, come spiegato anche dalla stessa procura siciliana, si tratta di un atto dovuto quello dell’iscrizione sul registro degli indagati al fine di poter effettuare tutte le anali si del caso nel pieno rispetto della prassi giuridica, a garanzia di chi oggi è accusato di omicidio plurimo colposo e disastro colposo.

I dieci avvisi di garanzia firmati dal procuratore capo Luigi Patronaggio e dall'aggiunto Salvatore Vella consentiranno così ai vertici nazionali e regionali di "Italgas reti" di nominare i propri consulenti durante l'accertamento non ripetibile. In che consa consisterà ? Martedì le ruspe scaveranno sotto le macerie del palazzo per cercare di capire se e quanto la rete del metano era stata danneggiata e se un eventuale deterioramento sia stato dovuto alla mancata manutenzione della rete. La procura agrigentina ha poi nominato i tre medici legali che eseguiranno le autopsie sui corpi delle vittime.

Fino ad ora l’ipotesi più accreditata resta quella della “bolla di metano”, cioè che si sia creata l’esplosione da una bolla o camera di metano innescata da una casuale scintilla. Sul come e sul perché si sia creata la "bolla' e perfino sul punto esatto dove la stessa si sia creata (al momento localizzata al di sotto o in adiacenza della abitazione del civico n. 65 di via Trilussa), permangono dubbi che saranno sciolti dalle investigazioni tecniche e di polizia giudiziaria in corso e di cui si darà successivamente notizia se ed in quanto ostensibili”. Quel che è certo è che quello scoppio ha dilaniato una palazzina di 4 piani, interamente crollata, mentre altre tre sono parzialmente crollate e altre sono state lesionate.

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