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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il duplice omicidio / Foggia

Strage di Torremaggiore, nuove accuse a Taulant: "Non ha ucciso la figlia per errore"

"Manco mi ero reso conto che fosse lei" aveva detto l'uomo agli inquirenti. Ma per il legale della moglie l'uomo "odiava anche la figlia" e il delitto sarebbe premeditato

Un raptus di follia o un omicidio premeditato? E perché poi uccidere anche la figlia se il movente era la gelosia nei confronti della moglie? Sono ancora diversi i punti da chiarire sul delitto avvenuto lo scorso 7 maggio a Torremaggiore, nel Foggiano. A compiere la strage è stato un panettiere albanese di 45 anni, Taulant Malaj, che ha accoltellato a morte la figlia di 16 anni, Jessica, e il vicino di casa Massimo De Santis, ferendo anche la moglie, Tefta Malaj, e risparmiando solo l'altro figlio, di 5 anni, nascostosi dietro il divano durante il folle raptus di gelosia del padre. 

Nelle scorse ore il legale della moglie dell'uomo ha consegnato una memoria in procura sostenendo la tesi che Taulant, "molto probabilmente", avrebbe premeditato il duplice omicidio. "Ho avuto modo di parlare con la mia cliente in ospedale, anche se per pochi minuti, viste le sue condizioni ancora gravi. Ho parlato anche con alcuni dei parenti più stretti, che la assistono con amore. Sono abbastanza convinto che, per circostanze che non posso al momento rivelare, anche l'assassinio di Jessica non sia stato affatto un cosiddetto errore, ma sia stato voluto da Taulant". Secondo l'avvocato, che riporta le parole della vittima, l'uomo "odiava anche la sua stessa figlia".

Per il legale della donna ferita, Taulant Malaj avrebbe dunque premeditato anche l'assassinio della figlia 16enne. La vittima aveva già accusato il marito di aver molestato sessualmente l'adolescente: "È successo diverse volte..." aveva detto la donna parlando dall'ospedale a una tv albanese. "Mia figlia non gli voleva più parlare ed è per questo che non solo gli ha rovinato la vita, ma l'ha anche ammazzata. Jessica da due anni non comunicava col padre e se non l'ha denunciato è solo per non avere una brutta nomea: si sa com'è". Dopo le presunte molestie, per tutelare la figlia, Tefta avrebbe preteso l'installazione in casa delle telecamere.

La versione della donna è molto diversa da quella riferita agli inquirenti dal 45enne. Che invece aveva così ripercorso quei momenti concitati: "Come ho finito lui (il vicino di casa, ndr) sono tornato su a casa e sono andato in camera da letto dove c'era mia moglie; l'ho colpita e nel mentre è entrata Jessica, la quale voleva proteggere la mamma. Allora io ho colpito anche Jessica e l'ho uccisa… Manco mi ero reso conto che fosse lei. Jessica purtroppo si è trovata nel momento sbagliato". 

Ma la moglie dell'uomo racconta un'altra storia. Secondo il legale Taulant "ha compiuto una serie di gesti terribili e disumani, nella piena consapevolezza di quello che stava facendo. Altre aggravanti da ergastolo, che mi sembrano palesi, sono quelle dei futili motivi e della crudeltà. Ho fatto presente anche questo alla procura, chiedendo delle specifiche indagini al riguardo. Vedremo l'esito" ha aggiunto. L'avvocato della moglie di Taulant ha poi concluso: "In questo momento il mio impegno è rivolto a Tefta e al suo bambino di 5 anni, che spero possano trovare aiuto dalle istituzioni, per essere sistemati in un luogo diverso da quello della mattanza. Anche qui vedremo se alle parole seguiranno i fatti".

Intanto l'altro ieri Tefta Malaj è stata interrogata in ospedale. Agli inquirenti avrebbe raccontato che il coniuge "era molto possessivo" e che era "talmente geloso" da impedirle di avere rapporti con altri. La donna ha anche categoricamente smentito di avere una relazione con Massimo De Santis, come sostenuto dal marito, parlando invece di una semplice amicizia.
 

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