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Venerdì, 29 Marzo 2024
STRAGE VIAREGGIO / Lucca

"La strage di Viareggio si poteva evitare"

Dal 2001 i residenti di via Ponchielli chiedevano la costruzione di una barriera antirumore. Oggi i periti dimostrano che con quella struttura gli effetti del deragliamento sarebbero stati minori: "Si sarebbe bloccato l'84% del gas"

Otto anni prima della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, i residenti di via Ponchielli, la più colpita dalle fiamme innescate dal convoglio di Gpl deragliato, chiedevano barriere anti-rumore più alte.

Oggi i periti nominati dalla procura di Lucca hanno dimostrato che quelle barriere avrebbero fortemente limitato gli effetti del deragliamento, perché avrebbero contenuto circa l'84% del gas fuoriuscito.

E' Il Tirreno a pubblica il responso dei consulenti della procura: "L'esistenza di muri pieni, di altezza uguale a quella prevista per le barriere antirumore avrebbe certamente ridotto il passaggio della nube oltre la barriera".

GUARDA IL VIDEO DELLA SIMULAZIONE DELL'INCIDENTE

A scriverlo Claudio Chiavacci, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Pisa, Nicola Carcassi, docente della facoltà d'ingegneria all'università di Pisa, Francesco Marotta, dirigente Arpat, Marcello Mossa Verre responsabile del dipartimento Arpat di Pisa.

29 giugno 2009. Le immagini del disastro



Le barriere sono quelle che i residenti in via Ponchielli chiedevano dal 2001, anche con una petizione poi inviata a Rete ferroviaria italiana, Direzione toscana.

Per arrivare a questa conclusione i consulenti della Procura hanno lavorato con simulazioni realizzate utilizzando la strumentazione più avanzata a livello europeo. E facendosi supportare da un professionista esperto. "La simulazione 3 - si legge ancora nella perizia - quella in cui le altezze dei muri riproducono le altezze previste nel progetto di barriere antirumore, è quella che mostra maggiore efficacia nel contenimento della nube (per quanto riguarda la tempistica investigata, ovvero fino a 190 secondi dopo il rilascio del Gpl)".

"In particolare risulta che nel caso della simulazione 3 il limite di infiammabilità inferiore non viene superato in parti del territorio oltre il muro", si legge ancora nella consulenza. La petizione fu inviata a Firenze: Rfi rispose spiegando che in realtà esiste un Piano nazionale degli interventi antirumore il quale, per via Ponchielli, "prevede un intervento di mitigazione e contenimento del rumore originariamente programmato al quarto anno del Piano stesso ma non avviato nelle successive fasi di progettazione".

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