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Sabato, 20 Aprile 2024
VIOLENZE SESSUALI

Stupro di Roma, i due rom non rispondono al Gip e restano in carcere

A commettere materialmente la violenza sarebbe stato solo Mario Seferovic, 20 anni, mentre il suo complice faceva da palo

Hanno scelto di non rispondere ai magistrati i due rom ventenni Mario Seferovic, alias Alessio il Sinto, e Maikon Bilomante Halilovic, arrestati per il sequestro e lo stupro di due ragazzine avvenuto sulla Collatin, a Roma. L'atto istruttorio che vede coinvolti i due accusati si è svolto nel carcere di Regina Coeli davanti al Gip Costantino De Robbio. 

Violenza sessuale e sequestro di persona 

L’incontro con il giudice è durato pochi minuti, scrive RomaToday. I due indagati, di 21 e 20 anni, nati a Roma da famiglie di origini bosniache e domiciliati nel campo nomadi della periferia est della Capitale, sono accusati di violenza sessuale di gruppo continuata e sequestro di persona continuato in concorso.

"Non ero lì, sono innocente"

Il legale del 20enne finito in carcere con Alessio Il Sinto ha riportato le parole del suo assistito secondo il quale "Non ero lì e sono innocente". Il ragazzo è accusato di aver fatto da 'palo' al connazionale Mario Seferovic che materialmente avrebbe violentato le due ragazze. 

Una circostanza che sarebbe stata confermata dai riscontri dei militari. Ascoltate con le cautele di legge in quanto minori, i racconti delle ragazzine coincidono. Una delle due aveva conosciuto, tramite Facebook, il 20enne e dopo una corrispondenza telematica aveva accettato di incontrarlo. Durante l'incontro, al quale la minore era andata con la sua amica, il 21enne le avrebbe costrette a seguirlo in un terreno nascosto alla vista dei passanti. Qui avrebbe abusato sessualmente di loro, mentre il suo amico faceva da palo, dopo averle legate.

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