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Venerdì, 19 Aprile 2024
Crisi economica / Torino

Imprenditore sommerso dai debiti si uccide a Torino

L'uomo aveva manifestato da tempo il proposito di togliersi la vita perché sommerso dai debiti: non sapeva più come proseguire nella sua attività lavorativa

Continua a uccidere la crisi economica. Un grossista di ortofrutta di 62 anni di Torino si è ucciso ieri sparandosi un colpo di fucile alla gola.

La convivente, che era in casa con lui, ha raccontato alla polizia che l'uomo aveva manifestato da tempo il proposito di togliersi la vita perché sommerso dai debiti e non sapeva più come proseguire nella sua attività lavorativa.

Una vita intera al Caat, uno dei mercati ortofrutticoli più importanti e grandi d’Italia, con centinaia di muletti che muovono bancate di frutta e verdura; da qualche tempo il giro d’affari era sceso in modo drammatico, all’orizzonte non si intravedeva nemmeno l’ombra della ripresa.  

Sabato, dopo avere minacciato nuovamente di uccidersi, ha pulito l'arma regolarmente registrata, si è steso sul letto e si è sparato. Sul posto la polizia.

"Sono sconfortata dal senso di impotenza che gesti come questi trasmettono", è il commento dell'assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Claudia Porchietto. "E' triste - aggiunge - constatare come le istituzioni locali, nonostante l'impegno che stanno mettendo per sostenere imprenditori e lavoratori coinvolti dalla crisi, possano veramente poco contro la solitudine, la sofferenza e l'isolamento che colpisce l'individuo. Un evento tragico come questo deve darci ancora più forza, e moltiplicare gli sforzi per sostenere chi è in difficoltà e vive il dramma quotidiano della crisi".

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