Bloccate tre giorni in ascensore, due suore salvate dai carabinieri
E' successo nella Casa delle Suore Mariste a Roma. Le due religiose erano sole nella struttura e sprovviste di cellulare. A dare l'allarme, questa mattina, la donna delle pulizie
Hanno pregato il Signore di uscire sane e salve dalla loro prigione. A rimanere bloccate tre notti e due giorni senza cibo né acqua due suore, sorprese da un black out mentre si trovavano nell'ascensore della Casa Suore Mariste a Roma, (foto in basso) dove erano ospiti da qualche giorno.
DA SOLE NELLA STRUTTURA - Rimaste chiuse nell'ascensore, le due religiose non sono riuscite ad allertare i soccorsi in quanto sprovviste di telefoni cellulari, ma soprattutto in quanto sole nella struttura religiosa dell'Aurelio. L'incubo delle due è cominciato nel pomeriggio di venerdì 5 giugno ed è finito questa mattina all'alba, quando la donna delle pulizie ha allertato i soccorritori una volta rimasta fuori dalla struttura che doveva pulire.
BLOCCATE IN ASCENSORE - Protagoniste della sfortunata vicenda due suore, una irlandese di 58 anni ed una neozelandese di 68. All'alba di lunedì 8 giugno il salvataggio, quando la donna delle pulizie, che doveva cominciare a lavorare nella Casa delle Suore Mariste, ha chiamato i carabinieri una volta rimasta fuori dall'edificio.
SALVATE DAI CARABINIERI - Sul posto sono quindi arrivati i carabinieri della Stazione San Pietro che hanno aperto l'edificio con un mazzo di chiavi posseduto dalla struttura religiosa adiacente. Una volta entrati nella Casa delle Suore Mariste i militari hanno scoperto la presenza delle due suore attivandosi per trarle in salvo nel minor tempo possibile. Ancora prima dell'arrivo dei vigili del fuoco uno dei carabinieri è infatti riuscito a sbloccare l'ascensore, riportandola al piano e trovando dentro le due suore spaventate, provate e disidratate.
SOCCORSE AL SAN CARLO DI NANCY - Tratte in salvo le due suore sono quindi state accompagnate all'ospedale San Carlo di Nancy, ma non sono in pericolo di vita. (Da RomaToday)