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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Un crowdfunding per il recupero sociale e culturale delle periferie

Servono 360mila euro per realizzare cinque dispostivi mobili, pensati da altrettanti studi e associazioni, affinché diventino una realtà per il recupero sociale e culturale dei territori di margine: è "Taking care - periferie in azione"

Architettura sociale, pensata per incidere nella vita delle persone che vivranno nei suoi spazi. Da "Taking care - Progettare per il bene comune", il tema del Padiglione Italia alla 15. Mostra internazionale di Architettura della Biennale di Venzia, curato da TAMassociati, nasce il crowdfunding "Taking care - Periferie in azione", primo progetto di finanziamento civico per creare unità mobili e operative che rappresentino un presidio per l'educazione alla convivenza e alla cittadinanza attiva, tra cultura, sanità, ambiente, legalità e socialità. Sono scese in campo cinque grandi associazioni, AIB Associazione Italiana Biblioteche, Emergency, Legambiente, Libera e Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti, per la prima volta impegnate insieme in una grande causa comune, per il recupero sociale e culturale delle periferie italiane. Insieme a cinque studi italiani hanno collaborato alla realizzazione dei progetti per cinque dispostivi mobili, moduli standard di container carrabili per affrontare condizioni di emergenza, i cui fac-simili sono esposti in mostra a Venezia. 

L'Aib e Alterstudio Partners hanno curato BiblioHub, una biblioteca mobile che però non rappresenterà un "fortino", come ha sottolineato Enrica Manenti, presidente dell'associazione delle biblioteche italiane, ma sarà un vero e proprio presidio aperto verso l'esterno, "un assaggio di tutto quello che si può trovare in una biblioteca completa".

Articolo 10 è invece il progetto di Emergency e Matilde Cassani, per offrire assistenza sanitaria di base e mediazione culturale. L'unità mobile, un "health box", consente a Emergency di esercitare in quelle che sono periferie dei diritti il diritto alle cure, ha spiegato Alessandro Bertani, vicepresidente della ong che ormai già da dieci anni opera anche in Italia. 

Il laboratorio mobile di Legambiente e ARCò servirà a rilevare, analizzare e comunicare le condizioni ambientali di uno specifico luogo. L'obiettivo, spiega Edoardo Zanchini, il vicepresidente della onlus, è capire così qual è lo stato salute delle nostre periferie.

Si chiama Campo libero il presidio mobile progettato da Antonio Scarponi/Conceptual Devices per l’associazione Libera, che lo metterà a disposizione della cooperativa sociale Altereco, attiva da tempo a Cerignola, nel foggiano, gestito da giovani nati nelle periferie e che hanno scelto rimanere e lottare per le periferie, come ha ricordato Addolorata Giannatempo, responsabile della formazione della cooperativa aderente a Libera, insieme al vicepresidente dell’associazione Davide Pati. Un polo per la legalità, nel cuore di un bene confiscato alle mafie.

TOMOVEs, la palestra mobile pensata da Uisp e Nowa, è fatta per adattarsi a ogni realtà, agganciandosi ai vari elementi che trova intorno a sé, siano una strada, una piazza o un parco, per trasformarli in spazi di incontro, per uno sport sociale e di prossimità secondo l’idea di Vincenzo Manco, presidente dell’Unione Italiana Sport per tutti, che educhi alla convivenza civile, al rispetto e alla cittadinanza attiva.

TAKING CARE: crowdfunding civico dedicato alle "periferie in azione"

Per portare a termine la realizzazione di queste unità e garantire la loro operatività nelle periferie italiane per il primo biennio, servono 360mila euro. Questa è la cifra fissata per il crowdfunding, il primo in Italia con un obiettivo così elevato. La durata della campagna, che ha preso il via dall'inaugurazione della Biennale, è di sei mesi e si chiuderà il 30 novembre 2016. In poco più di trenta giorni già stati raccolti quasi 70mila euro. Una volta finanziata la realizzazione delle unità mobili, queste saranno donate alle associazione al termine della mostra e i mezzi diventeranno operativi, uscendo dal Padiglione dove sono nate per vivere al di fuori di esso, esercitando le funzioni per le quali sono state pensate e generando una nuova consapevolezza civica.

"L'architettura può fare la differenza e insieme alle associazioni può radicarsi nel territorio", ha detto Raul Pantaleo di TAMassociati durante la presentazione del crowfunding al MAXXI di Roma, a cui era presente anche Federica Galloni, commissario del Padiglione Italia nonché a capo della Direzione Generale Arte e Architettura e Periferie Urbane del Mibact, da lei definiti come “settori convergenti e sinergici”, soprattutto in un progetto nel quale “la centralità si sposta verso la periferia per sopperire all’assenza di città, portando i servizi dal centro alla periferia”. 

Il progetto ha una piattaforma dedicata messa a disposizione da Banca Etica, un soggetto trasparente che garantisce che tutte le transazioni avvengano nel circuito virtuoso della finanza etica. Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, ha annunciato che anche sul sito del museo sarà possibile partecipare al crowdfunding per Periferie in Azione.

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