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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Monza e della Brianza

Morti per tallio, c'è la svolta: arrestato il nipote delle vittime

Fine del giallo. I carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare a Mattia Del Zotto: è ritenuto il responsabile del triplice omicidio dei nonni e di una zia paterni

C'è la tanto attesa svolta nelle indagini sui morti per tallio: è stato arrestato il nipote 27enne. Avrebbe tentato secondo gli inquirenti di uccidere anche altre cinque persone.

Arrestato Mattia Del Zotto

I carabinieri di Desio (Monza Brianza) hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare a Mattia Del Zotto: è ritenuto dagli inquirenti il responsabile del triplice omicidio dei nonni e di una zia paterni. A Del Zotto viene contestato anche il tentato omicidio di nonni materni, del marito della zia deceduta, di un'altra zia e della badante. Si tratterebbe, il condizionale è d'obbligo, di omicidi premeditati. "Volevo punire gli impuri": questa la giustificazione che avrebbe fornito il 27enne agli inquirenti. Del Zotto viene descritto come un giovane estremamente introverso che da un paio d'anni viveva isolato davanti al computer. 

Il tallio nella tisana

Pochi giorni fa gli esperti dell’istituto zooprofilattico di Torino avevano trovato tracce della sostanza in un’erba utilizzata per le tisane. Gli infusi 'incriminati' sarebbero stati trovati nella casa di Alessio Palma e Maria Lina Pedon a Nova Milanese.

Si tratta dei suoceri di Domenico Del Zotto, marito di Patrizia, la donna di 62 anni morta a inizio ottobre  in seguito alla misteriosa intossicazione. Alla morte di Patrizia Del Zotto erano poi seguite quelle degli anziani genitori, ovvero il papà, Giovanni Battista Del Zotto, ex partigiano, 94 anni, già malato di leucemia, e la madre Maria Gioia Pittana di 87 anni. In seguito erano rimaste avvelenate altre cinque persone, tra cui il marito di Patrizia Del Zotto, Enrico Ronchi, dimesso lo scorso 1° dicembre, e la badante della famiglia. E in ospedale sono finiti pure l’83enne Alessio Palma (le cui condizioni, secondo l’ultimo bollettino medico sarebbero stabili) e la moglie Maria Lina Pedon, trasferita sabato scorso al reparto di cardiochirurgia del San Gerardo di Monza in cardiochirurgia per un mixoma atriale che non ha nessuna relazione con il tallio.

Cos'è il tallio

Il tallio, elemento contenuto anche negli escrementi di piccione, è un metallo grigio e malleabile, estremamente pericoloso per la salute. Si tratta di un veleno che colpisce raramente in Italia, ma una volta entrato nell'organismo è molto difficile da eliminare, come ha spiegato Carlo Locatelli, direttore del Centro Nazionale di Informazione Tossicologica della Fondazione Maugeri di Pavia. 

Si tratta infatti di un veleno molto potente, tossico sia per inalazione che per ingestione, difficile da diagnosticare e trattare, anche se esistono dei farmaci che lo 'estraggono' dall'organismo. "E' una molecola molto piccola - spiega - una volta che entra nei tessuti si diffonde velocemente, ed è difficile da eliminare. Ci sono dei trattamenti ma molto lenti, l'organismo deve reggere all'avvelenamento. In alcuni casi servono diversi mesi di cure perché il livello torni alla normalità, abbiamo avuto dei casi in cui sono stati necessari cinque mesi di trattamenti".  

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