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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Forlì-Cesena

''Niente comunione ai bimbi senza tampone'': la decisione anti-contagio della sindaca

Elisa Deo, sindaco di Galeata, paesino in provincia di Forlì dove è attivo un piccolo focolaio di coronavirus, ha spiegato i motivi che l'hanno spinta a prendere questa decisione: ''Chi non effettuerà l'esame non potrà partecipare al rito''

No tampone, no prima comunione. Non si tratta di una versione aggiornata dello spot anni '90 del Martini, ma della decisione presa da Elisa Deo, sindaco di Galeata, un piccolo paesino situato sull'Appennino forlivese, con 2.500 abitanti. Attualmente nel paese in provincia di Forlì è attivo un piccolo focolaio con 7 casi conclamati, tra cui un bambino, 26 persone in quarantena e altre in attesa di ricevere l'esito dei tamponi. Vista la situazione, la sindaca ha quindi deciso di imporre il tampone obbligatorio per i bambini che vorranno partecipare alla funzione religiosa. 

''Niente comunione senza il tampone'': la decisione della sindaca

Elisa Deo ha spiegato con un lungo post su Facebook le motivazioni che l'hanno portata a prendere questa decisione: "Ho ritenuto necessario interpellare il servizio di Igiene Pubblica Ausl, dal quale ho avuto disponibilità per sottoporre a tampone tutti i bambini che riceveranno il sacramento. Visto che il tampone sarà su base volontaria, rendo noto, in accordo con il nostro parroco Don Massimo, che coloro che non effettueranno l'esame, peraltro gratuito, non potranno partecipare al rito, a tutela degli altri bambini". 

La cerimonia in questione è prevista per domenica 6 settembre. "Prendendo atto della situazione in evoluzione e considerato che alla funzione religiosa seguiranno momenti conviviali dove si potrebbero creare ingenti assembramenti senza avere il controllo di tutti i partecipanti - prosegue la sindaca -, quale autorità sanitaria locale, al fine di garantire la massima tutela cittadina, invito fortemente ad evitare ricevimenti, pranzi, feste e ritrovi".

"Ritengo che la salute venga prima di tutto - rivendica Deo - e come sindaco, scrupolosamente, mi sento in dovere di mettere in pratica tutte le azioni volte alla massima sicurezza ed incolumità pubblica. Pertanto ritengo che la Comunione si possa svolgere in quanto mi sono assicurata che verranno adottate tutte le precauzioni di contrasto al Covid, mentre ribadisco che tutto il resto debba essere assolutamente evitato. Per quanto la festa faccia parte di una giornata di grande importanza per i bambini e le loro famiglie, all'interno di un contesto emergenziale di questo tipo, sono intransigente e ribadisco di evitare in coscienza assembramenti e situazioni di promiscuità in locali pubblici. Tutti devono essere consapevoli dei propri comportamenti e responsabili delle conseguenze che ne potrebbero derivare".

La prima cittadina di Galeata, nel suo post sui social, invita i suoi concittadini a rispettare le regole: "Mi aspetto pertanto massima collaborazione da parte di tutti e colgo l'occasione per augurare ai bambini la serenità di questo giorno che spero li accompagnerà per tutta la vita" chiude Deo. In un passaggio precedente la sindaca aveva avvertito i cittadini che "purtroppo il numero dei contagiati potrebbe aumentare, considerato che alcune positività riguardano titolari di esercizi pubblici. A Galeata i contagiati sono per lo più persone giovani e tra questi abbiamo anche un bambino. Dei 7 casi positivi, una donna è attualmente ricoverata a Forlì, fortunatamente in condizioni stabili".

"Purtroppo - sottolinea - ho come l'impressione che con il passare del tempo, complice la stanchezza di quella che ci è sembrata una vietata libertà, ma che in realtà non ci è mai mancata, si è sottovalutato il problema e ci siamo abituati a pericolose routine. Sono convinta che siano molti coloro che ragionano in maniera opportunistica, pensando solo alla convenienza del momento, ma ora più che mai bisognerebbe far tesoro di ciò che abbiamo affrontato. Spero sia chiaro a tutti che il Covid esiste e che di Covid si muore. Questo virus, inoltre, ci ha dimostrato che non guarda in faccia nessuno".

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