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Venerdì, 19 Aprile 2024
CRONACA / L'Aquila

L'Aquila, tangenti sulla ricostruzione post terremoto

Dopo il sisma del 2009 il Comune de L'Aquila sarebbe diventato il cuore di un sistema di tangenti a favore di tecnici e assessori: perquisizioni e arresti in città

L'AQUILA - Assessori pubblici, consiglieri comunali, imprenditori, tecnici e faccendieri. Sono loro che, mentre L'Aquila provava a rinascere dalle ceneri del terremoto del 6 aprile 2009, avrebbero intascato tangenti per pilotare gli appalti legati alla ricostruzione post sisma. 

Dalle prime ore della mattina sono in corso nella città abruzzese perquisizioni e arresti nell'ambito dell'operazione "Do ut Des". Nel mirino della polizia sono finite ditte, abitazioni e il Comune de L'Aquila, il vero cuore del presunto sistema di tangenti. 

Le perquisizioni e i fermi riguardano assessori e funzionari pubblici aquilani ritenuti responsabili, a diverso titolo insieme a imprenditori, tecnici e faccendieri, di millantato credito, corruzione, falsità materiale e ideologica, appropriazione indebita su appalti legati alla ricostruzione dopo il dramma dell'ottobre 2009. 

Le indagini hanno permesso di accertare, anche con intercettazioni, l’esistenza di un presunto sistema di tangenti, radicato nel tempo e nel territorio, in particolare per i lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati.

L'Aquila, festa della non ricostruzione

LE PERSONE COINVOLTE - Tra le otto persone coinvolte, spicca il nome dell’attuale vice sindaco dell’Aquila, Roberto Riga - indagato - all’epoca dei fatti assessore all’urbanistica. RIga, poco dopo la perquisizione, si è dimesso: "Mi tiro da parte come ruolo di vicesindaco e assessore - ha spiegato - perché vorrei lasciare tranquilla l'amministrazione comunale, il sindaco e la Giunta senza avere dubbi sulla propria attività".

 Personaggi di spicco sono anche due dei quattro arrestati ai domiciliari. Si tratta di Pierluigi Tancredi, 60 anni, attuale dirigente dell’Asl numero 1, all’epoca dei fatti consigliere comunale delegato per il recupero e la salvaguardia dei beni costituenti il patrimonio artistico della città, e Vladimiro Placidi, 57enne assessore comunale alla Ricostruzione dei beni culturali dopo il terremoto. 

Ai domiciliari Daniela Sibilla, 38 anni, dipendente collaboratrice del Consorzio beni culturali e già collaboratrice di Tancredi durante i suoi mandati di assessore, e Pasqualino Macera, 56, all’epoca funzionario responsabile Centro-Italia della Mercatone Uno Spa. 

Oltre a Riga, gli altri denunciati sono Mario Di Gregorio, 45 anni, all’epoca dei fatti funzionario responsabile dell’ufficio Ricostruzione, Fabrizio Menestò, 65 anni, nel 2006 direttore e progettista dei lavori per le opere provvisionali di messa in sicurezza di palazzo Carli, sede del rettorato dell’Università del L’Aquila. E Daniele Lago, 40, imprenditore di Bassano del Grappa, Ad della Steda Spa, aggiudicataria di alcuni appalti. 

Secondo fondi investigative, uno dei funzionari coinvolti si sarebbe fatto regalare da alcune ditte impegnate nei lavori edili di ricostruzione, moduli abitativi provvisori che sarebbero poi stati rivenduti. Altri, invece, si sarebbero indebitamente appropriati, falsificando la documentazione contabile,di 1250000 euro, relativi al pagamento di parte dei lavori.

Aggiornamento: le posizioni giudiziarie relative al Sig. Lago sono state definitivamente risolte con assoluzioni o prescrizione. 

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