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Domenica, 2 Aprile 2023
Omicidio Scazzi / Taranto

Taranto, tutte le condanne per l'omicidio di Sarah Scazzi

Ergastolo confermato per zia Cosima e Sabrina Misseri. Otto anni per zio Michele. Ma a processo non c'erano solo loro: ecco cosa ha deciso la Corte di assise di appello per gli altri imputati "minori"

TARANTO - Ad uccidere Sarah Scazzi, il 26 agosto 2010, furono la zia Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri, cugina della vittima quindicenne: lo ha ribadito ieri la Corte di assise di appello di Taranto, dopo oltre tre giorni di camera di consiglio. Furono le due donne, anche per i giudici di secondo grado, a strangolare nella loro casa Sarah e, insieme a Michele Misseri, a eliminarne il corpo, che fu trovato dopo 42 giorni in un pozzo-cisterna in contrada Mosca, nelle campagne di Avetrana.

LE CONDANNE E LE ASSOLUZIONI - Come riporta l'Ansa in una dettagliata scheda, i giudici hanno comunque parzialmente riformato la sentenza di primo grado per alcuni imputati di reati minori. Assolti, perché il fatto non sussiste, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano, che il 20 aprile 2013 erano stati condannati ad un anno di reclusione per favoreggiamento personale; confermata invece la condanna ad un anno e quattro mesi per Giuseppe Nigro, imputato per lo stesso reato. La Corte ha inoltre rideterminato, riducendola, la pena per altri due imputati: un anno e quattro mesi a Vito Russo Junior, ex legale di Sabrina Misseri (due anni in primo grado per favoreggiamento personale), cinque anni e 11 mesi a Carmine Misseri, fratello di Michele (sei anni in primo grado per soppressione di cadavere). 

LE REAZIONI - La sentenza è stata letta dalla presidente della Corte, Patrizia Sinisi poco prima delle 20.30. Nessuna reazione dalla gabbia a vetro in cui c'erano Cosima e Sabrina, nessun cenno da parte di Michele Misseri, che sedeva tra i banchi accanto al suo legale. In aula non c'era nessun esponente della famiglia Scazzi: mamma Concetta ha atteso a casa di conoscere il verdetto, suo marito Giacomo e il figlio Claudio sono nel nord Italia per lavoro. Reazioni invece della gente all'uscita di Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima. Dai balconi qualcuno ha urlato "assassino".

IL LEGALE DI COSIMA - "Avevamo la sensazione che sarebbe andata a finire così, l'ambiente ha maturato una convinzione basata su indizi fuorvianti. Siamo convinti dell'innocenza delle due imputate condannate all'ergastolo e speriamo davvero di trovare a Roma un giudice terzo". Con queste parole l'avvocato Luigi De Iaco, co-difensore di Cosima Serrano, ha commentato la conferma della condanna all'ergastolo per la sua cliente. 
 

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