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Venerdì, 29 Marzo 2024
ILVA / Taranto

Taranto, allarme tumori per donne e bambini

Pubblicato dal ministero della Salute lo studio Sentieri: dal 2003 al 2009 aumentata la mortalità nei quartieri a ridosso dell'Ilva. Aumentati i casi di mesotelioma: +419%. Al via il "biomonitoraggio".

Ora è ufficiale. E avevano ragione gli ambientalisti. A Taranto è allarme tumori. La conferma arriva dal ministero della Salute e riguarda l'area della città più vicina allo stabilimento dell'Ilva. Per questo dà il via al biomonitoraggio della popolazione.

I DATI DELLO STUDIO SENTIERI. Secondo quanto emerge dallo studio Sentieri e confermato dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, dal 2003 al 2009 è aumentata tragicamente l'incidenza su donne e bambini in particolare. "I residenti nei quartieri Tamburi, Borgo, Paolo VI e nel comune di Statte mostrano una mortalità e morbosità più elevata rispetto alla popolazione di riferimento, in particolare per le malattie per le quali le esposizioni ambientali presenti nel sito possono costituire specifici fattori di rischio".

Dai risultati emerge con chiarezza, ha spiegato, uno stato di compromissione della salute della popolazione residente a Taranto, coerente con quanto emerso dai precedenti studi di mortalità e morbosità: per i mesioteliomi pleurici è stato registrato un aumento del 211% nelle donne.


Le immagini dell'Ilva di Taranto

I NUMERI. Questi i dati più significativi sull'incidenza dei tumori a Taranto sulla popolazione adulta: per gli uomini si registra un aumento della mortalità rispetto al resto della provincia del 30% per tutti i tumori, 50% per tumore maligno del polmone, più del 100% per il mesiotelioma e per tumori maligni del rene e delle altre vie urinarie, del 30% per tumore della vescica, della testa e del collo, del 40% per tumore maligno del fegato, del 60% per linfoma non Hodgkin, del 20% per tumore del colon-retto e della prostata e del 90% per melanoma della pelle.

Per le donne residenti a Taranto e Statte, sempre a confronto col resto della provincia, si rileva un aumento di incidenza per tutti i timori di circa il 20%. Più 24% dei tumore alla mammella, più 80% del corpo dell'utero, più 48% dei tumori al polmone, più 75% dei tumori al fegato, più 43% dei linfomi non Hodgkin, più 100% dei tumori allo stomaco superiore. I dati del progetto Sentieri mostrano incrementi significativi per tutte le cause nel primo anno di vita e per alcune condizioni morbose di origine perinatale.

In sintesi gli aggiornamenti dello studio Sentieri, promosso dal ministero per la Salute, confermano anche per il periodo 2003/2009 negli uomini un eccesso di mortalità per tutte le cause (+14%), tutti i tumori (+14%), malattie circolatorie (+14%), malattie respiratorie (175%), tumori polmonari (+33%), mesioteliomi pleurici (+419%). Nelle donne si conferma, nello stesso periodo un eccesso di mortalità per tutte le cause (+8%), di tutti i tumori (+13%), per le malattie circolatorie, (+14%), per i tumori polmonari (+30%) e per i mesioteliomi pleurici (+211%).

COLPA DELL'ILVA. Il rapporto Sentieri del ministero della Salute, evidenzia rischi per la salute per i residenti a Taranto, specie per quelli che abitano più vicino all'Ilva, derivanti da pm10 "attribuibili all`attività dello stabilimento siderurgico". Non solo, "si segnala che la cokeria è la sorgente di emissione diffusa più rilevante di idrocarburi policiclici aromatici e che la sua collocazione in prossimità dell`area urbanizzata necessita di un`attenta valutazione". Nel Rapporto si fa riferimento alla procedura di Autorizzazione integrata ambientale, "positiva in termini di mitigazione dei rischi per la salute", ma "si ritiene che eventuali iniziative integrative adottate dalle autorità sanitarie dovrebbero incidere sulla riduzione dell`esposizione umana". E in generale "ogni intervento di mitigazione dei rischi, previe opportune verifiche degli organismi competenti, dovrà essere accompagnato da un adeguato piano di monitoraggio ambientale e sanitario". E accanto all'intervento di abbattimento delle concentrazioni del particolato atmosferico, "si rendono necessari a Taranto interventi preventivi relativi ai rischi per la salute connessi all'inquinamento dell'acqua e delle catene alimentari".

RISANAMENTO NECESSARIO. Le evidenze scientifiche dello stato di compromissione della salute a Taranto giustificano una sistematica opera di risanamento ambientale come quella avviata con il decreto di Autorizzazione integrata ambientale approvato in conferenza dei servizi il 18 ottobre scorso. "Sono un po' sorpreso perché i dati a Taranto tendono a non scendere", ha detto Balduzzi."Ho la sensazione che si debba fare qualcosa di più. In sede dell'Autorizzazione intergrata ambientale - ha spiegato - siamo andati per chiedere una svolta, che era già nelle intenzioni del ministro per l'Ambiente. Tutte le nostre proposte sono state accolte. Fra queste quella di avviare un biomonitoraggio sui lavoratori dell'Ilva e sulla popolazione di Taranto con particolare riguardo ai bambini. Abbiamo chiesto ed ottenuto la possibilità di rivedere le prescrizioni dell'Aia in funzione dei risultati del biomonitoraggio. Il ministero concorrerà a coprire le spese per l'avvio di questo sistema di monitoraggio sanitario".
 

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