In arrivo una tassa sulle sigarette elettroniche
L'emendamento, a copertura del decreto sui debiti della Pubblica amministrazione, potrebbe essere presentato già domani
ROMA - Tra le misure a "copertura" del decreto sui debiti della Pubblica amministrazione potrebbe spuntare una tassa sulle sigarette elettroniche. Il provvedimento potrebbe essere inserito nel decreto lunedì. Si prepara, infatti, un emendamento dei relatori che prevede di applicare l'accisa anche su prodotti contenenti nicotina o sostanze sostitutive del tabacco.
Su un provvedimento di ampia portata, che libera 40 miliardi per i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione, la norma sulle sigarette elettroniche è davvero una minuzia: darà al massimo qualche milione di euro di gettito. Ma certo rappresenta una novità.
Attualmente sull'acquisto delle ricariche per le sigarette elettroniche viene pagata l'Iva, mentre non si applica l'accisa prevista invece per il tabacco e i prodotti da fumo. La 'copertura' verrebbe introdotta in un emendamento che prevede un ampliamento degli spazi finanziari che le Regioni avrebbero all'interno del proprio Patto di Stabilità per 'girare' a Comuni e Province con la finalità di pagare investimenti, il cosiddetto "Patto di stabilità verticale".
Per il decreto sui debiti della Pa domani sarà una giornata decisiva. La commissione Bilancio della Camera si riunisce alle 10,30 per chiudere con l'esame degli ultimi emendamenti. Il provvedimento è atteso in aula il giorno successivo.
"L'idea di una nuova tassa è contro gli italiani. L'ipotesi di un balzello sulle ricariche per sigarette elettroniche da inserire all'interno del decreto sui debiti della Pubblica Amministrazione è pura follia: colpisce un settore tra i pochi in crescita e che sta creando posti di lavoro". Ad affermarlo è uno dei produttori di sigarette elettroniche, la società Ovale, tra le prime ad investire nel settore in Italia e in Europa.