ROMA - Il premier Letta è negli Stati Uniti per promuovere "l'azienda Italia" agli investitori stranieri, ma il nostro Paese perde un colosso delle telecomunicazioni. L'accordo è stato raggiunto nella notte: Telecom Italia passa in mani spagnole.

Gli iberici di Telefonica prendono la maggioranza relativa del principale gruppo italiano di telecomunicazioni, passando dal 46 al 66% di Telco, la holding che controlla Telecom Italia con il 22,4% del capitale.

L'accordo di Telefonica con i soci italiani Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo prevede un'opzione a salire a breve fino al 70% di Telco. Il prezzo pattuito è di 1 euro per azione. E' il primo passo degli spagnoli verso la conquista dell'operatore italiano. Dovranno essere ancora messi a punto, infatti, i dettagli per definire l'iter che richiede alcuni specifici passaggi burocratici di governance.

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A seguito dell'integrale sottoscrizione dell'aumento di capitale da parte di Telefonica, il capitale sociale di Telco risulterà suddiviso con un assetto diverso dall'attuale, portando Telefonica al 66% di Telco, Mediobanca al 7,34%, Intesa Sanpaolo a 7,34% e Generali al 19,32%. Telefonica si è anche assunta l'impegno per un ulteriore aumento di capitale di Telco da 117 milioni. Lo spiega una nota congiunta dei soci Telco.

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A rassicurare nel frattempo sul fronte caldo dei possibili esuberi ci ha pensato direttamente l'amministratore delegato di Telecom Marco Patuano, intenzionato a non licenziare "proprio nessuno". "Serve un modello sostenibile nel lungo termine, che favorisca gli investimenti e quindi regole stabili pro-competitive e pro-investimenti", aggiunge l'ad.