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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Trieste

"Come faccio ad entrare con una cintura esplosiva?": 16enne arrestato per terrorismo

La polizia ha individuato un minorenne italiano di origine algerina che amministrava sulla popolare applicazione telegram diversi canali di propaganda a favore dell'Isis. Sarebbe stato pronto ad entrare in azione nella scuola che frequentava: nello zainetto aveva una bandiera dello Stato Islamico

La Polizia di Stato ha portato a termine una complessa attività tecnico-investigativa, avviata nel mese di dicembre 2016 per identificare i membri del canale Telegram denominato "Khilafah News Italia".

Come riporta Trieste Prima è stato arrestato un minorenne, appena 16enne, talmente radicalizzato al punto di essere pronto a realizzare un dispositivo rudimentale per compiere un'azione nella scuola che frequentava. Nello zaino del minore la polizia ha rinvenuto una bandiera dell'Isis realizzata manualmente dal ragazzo.

Terrorismo, arrestato 16enne: "Nello zainetto una bandiera artigianale dell'Isis"

Gli specialisti della Sezione per il contrasto al "Cyberterrorismo" del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e del Compartimento di Trieste, in stretto raccordo operativo con i poliziotti delle Digos del capoluogo friulano e di Udine, ritengono come il minorenne italiano di origine algerina, attraverso la rete, amministrava due gruppi chiusi e diversi canali di propaganda a favore dell'Isis, istigando altri utenti a commettere delitti di terrorismo e contro l'umanità.

L'intervento della Procura dei minori e della Polizia di Stato - si spiega in una nota - ha consentito di superare la fase accertativa della responsabilità penale del minore e soprattutto, grazie agli strumenti messi a disposizione dall´ordinamento, l'avvio di un dedicato percorso di recupero e deradicalizzazione, reso possibile dallo "scollegamento" del giovane dalla rete del cosiddetta "cyber jihad".

I poliziotti hanno constatato come all'interno del canale, risultato essere tra i principali veicoli della narrativa del Califfato, venivano pubblicati messaggi di propaganda dello Stato Islamico, originariamente prodotti in lingua araba dai diversi official media del Califfato e tradotti in lingua italiana, rivolti in particolare a "lupi solitari" presenti sul territorio nazionale.

Per tale motivo, al giovanissimo indagato è stato contestato il reato di terrorismo per aver compiuto attività di proselitismo a favore dell´Isis mediante diffusione e traduzione di contenuti propagandistici sui predetti gruppi, aggravata dal fatto che veniva compiuta attraverso strumenti informatici e telematici. Tra le chat più significative quella rilevata all´interno del medesimo canale Telegram, nella quale il minore poneva ai partecipanti il seguente quesito: "Salve, come faccio a far passare una cintura esplosiva attraverso le porte automatiche?".

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