rotate-mobile
Martedì, 21 Marzo 2023
Teresa e Trifone

Teresa e Trifone: nessuna traccia del Dna di Ruotolo sul bossolo e nell'auto delle vittime

Lo ha detto il capitano Fabiano Gentile, direttore del laboratorio del Ris di Parma. Ma un elemento favorevole all'accusa arriva dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza

Nessuna traccia del Dna di Giosuè Ruotolo sul bossolo, sui vestiti e sugli altri campioni biologici raccolti nell’auto di Teresa Costanza e Trifone Ragone, i due fidanzati uccisi in un parcheggio a Pordenone nel marzo 2015. E’ quanto ha riferito in aula il capitano Fabiano Gentile, direttore del laboratorio del Ris di Parma, ascoltato dai giudici nel processo in corso davanti alla Corte d'Assise di Udine. Un processo che vede proprio Giosuè Ruotolo unico imputato per l’omicidio dei due fidanzati. Un processo indiziario, in cui per ora manca la pistola fumante. E la perizia eseguita dai Ris dà nuove speranze alla difesa. 

"E' un elemento fortemente significativo", ha commentato Giuseppe Esposito, uno dei legali di Ruotolo. "Sul bossolo trovato in auto c'è un profilo genotipico appartenente a una delle vittime e un altro profilo genotipico minoritario, ma comunque utilizzabile per il confronto, che non appartiene a Giosuè Ruotolo". E tracce di Dna dell’imputato non sono state trovate neppure sull’arma del delitto, la pistola Beretta trovata nel laghetto del Parco di San Valentino. In questo caso a causa della lunga permanenza in acqua che ha cancellato ogni impronta sull’arma. 

Un elemento che potrebbe essere favorevole all’accusa lo ha invece fornito il luogotenente dei carabinieri dei Ros di Udine Paolo Tommasi, il quale ha ricostruito gli spostamenti della coppia di fidanzati e dell’imputato il giorno dell'omicidio. "La sua testimonianza - riferisce TgCom24- si è soffermata sulle immagini delle telecamere che riprendono il percorso dell'Audi A3 di Ruotolo, sul cui lunotto è stato notato un pupazzetto e un tagliando assicurativo che hanno consentito agli investigatori di identificare la vettura, insieme al fascio di luce prodotto dal fanale anteriore destro e al fanale posteriore sinistro oscurato". 

Un elemento da non sottovalutare, secondo Nicodemo Gentile, uno dei legali della famiglia delle vittime. "Con l'ultima testimonianza di Tommasi è emerso che un quarto d'ora prima del fatto e un quarto d'ora dopo le telecamere hanno ripreso l'unica Audi che è quella dell'odierno imputato. Credo che questo sia l'elemento più forte della giornata". 

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Teresa e Trifone: nessuna traccia del Dna di Ruotolo sul bossolo e nell'auto delle vittime

Today è in caricamento