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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Rieti

Arrivano i "furbetti del sisma": boom di richieste di residenza per avere fondi per la ricostruzione

La Procura di Rieti ha aperto un nuovo fascicolo. Nel mirino casi sospetti di cambi di residenza nei paesi colpiti dal terremoto, inoltrate il 31 agosto: le richieste sarebbero arrivate per ottenere i contributi per la ricostruzione degli immobili, previsti solo per le prime case

Sono sciacalli anche loro. Non partono da chilometri di distanza per venire a rubare nelle case distrutte dal terremoto o nelle tendopoli "mascherati" da volontari, ma sì, sono sciacalli anche loro. Sono le persone che dopo la devastazione del sisma sperano di lucrare sui contributi statali destinati a chi ha subito danni quel maledetto 24 agosto, chiedendo il trasferimento di residenza da Roma nei centri colpiti dal terremoto.

Come riporta Valentina Errante sul Messaggero, il procuratore capo di Rieti Giuseppe Saieva ha aperto un fascicolo sulle anomale richieste di camio di residenza, "inoltrate il 31 agosto nei centri temporanei aperti, in sostituzione degli uffici dichiarati inagibili, per accogliere le istanze dei cittadini".

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Secondo la procura, "le richieste sarebbero arrivate proprio al fine di ottenere contributi per la ricostruzione degli immobili, previsti, secondo la legge, solo per le prime case". All'attenzione della magistratura ci sono per il momento alcuni casi "già confermati" di trasferimenti da Roma ad Accumoli, ma i prossimi accertamenti riguarderammo anche altri amministrazioni. "Chi ha inoltrato la domanda, ha indicato come indirizzo case distrutte, strade ormai inesistenti e quartieri ridotti in macerie". La polizia giudiziaria ora dovrà verificare le pratiche presentate da coloro che hanno "sostenuto di essere residenti da tempo e di avere soltanto tardato nella regolarizzazione con l’ufficio Anagrafe". 

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